Attenzione alle Unit Linked: non investire in questo strumento finanziario

Le unit linked sono delle polizze di ramo III il cui rendimento è legato alle performance di quote di fondi interni o esterni

Le unit linked sono dei prodotti di investimento assicurativi.

Sono degli ibridi tra uno strumento finanziario e una polizza assicurativa.

Presentano però i costi elevati degli strumenti finanziari a gestione attiva e non offrono le garanzie delle polizze assicurative.

Cerchiamo di capire meglio perché bisogna stare attenti alle unit linked.

Mi raccomando non comprarle oppure pensa vivamente di venderle se le hai in portafoglio.

Ti spiegherò anche come riuscire a liberartene facendo meno danni possibili.

Che cosa sono le unit linked?

Le unit linked sono delle polizze di ramo III il cui rendimento è legato alle performance di quote di fondi interni o esterni, i cosiddetti OICR (organismi collettivi di investimento del risparmio).

In altre parole il valore delle unit linked è legato ai rendimento di un o più fondi interni che a loro volta investono in più fondi comuni di investimento.

Il premio versato, al quale sono già stati detratti vari costi come i costi di entrata e il costo di copertura caso morte), viene utilizzato per acquistare unità di tali fondi.

Purtroppo il premio versato per acquistare le quote di investimento è al netto dei costi di entrata quindi per esempio se investi 10.000€ e le commissioni sono pari all’1% tu andrai investire solamente 9.900.

Ti verranno addebitati 100€ di costo prima ancora di aver iniziato ad investire.

Quindi paghi i costi per la gestione e il funzionamento della polizza unit linked, i costi per l’acquisto delle quote dei fondi interni e infine i costi per la gestione dei fondi comuni di investimento.

Immagina una matrioska, ogni pezzo della matrioska ha un suo relativo costo.

Le polizze di ramo III inoltre:

  • non garantiscono il capitale investito, in quanto investono nei mercati finanziari
  • su di esse grava l’imposta di bollo dello 0,20%

Le polizze unit linked, al contrario di come vengono spesso vendute, non garantiscono il rimborso del capitale a scadenza.

Infatti essendo collegate a fondi che investono nei mercati finanziari subiscono la volatilità del mercato azionario, obbligazionario, monetario.

In merito le azioni avranno una volatilità più elevata a fronte di un potenziale rendimento maggiore mentre le obbligazioni avranno una volatilità ridotto a fronte di un rendimento più basso.

Come funziona il caso morte, il caso vita e il riscatto

unit linked

Le polizze unit linked sono solitamente dei contratti a vita intera che prevedono il pagamento di una prestazione in denaro sia in caso di vita dell’assicurato , tramite il riscatto totale o parziale dei premi, che in caso di decesso.

In caso di decesso del contraente, viene erogata una somma assicurata, che può essere composta dal valore delle unità detenute, da una garanzia minima o da premi leggermente rivalutati.

Il controvalore netto viene erogato ad un beneficiario scelto durante la stipulazione del contratto oppure agli eredi.

Le polizze unit linked, anche se sono a vita intera, si possono riscattare a livello totale o parziale.

Il problema in questo ricade nei costi di uscita o costi di riscatto.

Semplicemente se si decide di ritirare prima di un certo periodo il capitale bisogna pagare ulteriori commissioni.

Tali commissioni sono parecchio alte, si parla di diversi punti percentuali che decrescono con il passare del tempo.

In genere hanno un break even, quindi un punto di pareggio, di circa 5-10 anni quindi dopo che sono passati quegli anni si potrà riscattare il capitale senza costi aggiuntivi.

Ti faccio un esempio di ipotetici costi di riscatto:

  • 2,50% meno di un anno
  • 2% tra 1 e 3 anni
  • 1,5% tra 3 e 5 anni
  • 1% tra 5 e 7 anni
  • 0,5% tra 7 e 10 anni
  • 0% dopo 10 anni

Il riscatto parziale è possibile inoltre solamente sopra un certo importo e dopo un periodo di tempo preciso.

In caso di premorienza invece il capitale verrà erogato ad un beneficiario o ad un erede, in questo caso non ci sono costi di uscita, non si pagano le imposte di successione e il capitale non rientra nell’asse ereditario.

Anche questa volta viene garantita la totalità dei premi versati solo se è passato un numero prestabilito di anni dalla sottoscrizione e viene riconosciuto un minimo o un premio maggiorato solo al verificarsi di determinate condizioni (per esempio il decesso deve essere avvenuto in una precisa fascia di età).

Ricordo, come spiegato in quest’articolo, che le imposte di successione hanno una franchigia pari ad 1.000.000€ quindi valuta attentamente questo prodotto solo per ricevere un beneficio fiscale nullo o irrisorio a seconda del capitale.

Ti faccio un esempio:

Hai investito in una unit linked 1.200.000€ e assegni come beneficiario tuo figlio.

In caso di decesso, l’imposta di successione sarebbe pari a 8.000€ (200.000*0.04).

Il costo di gestione della polizza, derivante dai fondi interni, è pari al 2% quindi ammonta a 24.000€.

Eccoti che i costi di gestione sono ben quattro volte superiori all’agevolazione fiscale offerta dal prodotto.

Quindi non è la polizza assicurativa corretta per riuscire ad ottenere benefici fiscali o successori.

Ricapitolando i costi delle polizze unit linked sono:

  • costi di entrata
  • costi di gestione dei fondi interni
  • costi di gestione dei fondi comuni di investimento
  • costi della copertura caso morte
  • costi di uscita
  • costi di performance
  • altre commissioni

Questi costi, già elevati nei fondi comuni di investimento a gestione attiva, sono superiori alla media in quanto si vanno a pagare sia le società che gestiscono la parte finanziaria che le società che gestiscono la parte assicurativa.

Conviene investire nelle polizze unit linked?

Assolutamente no!

Questo prodotto è fatto apposta per spennare il cliente, l’unico che ci guadagna è il promotore bancario che ti ha venduto lo strumento finanziario e che probabilmente ci guadagna anno dopo anno.

La polizza infatti:

  • non ti copre dall’inflazione, il capitale perde costantemente valore invece di guadagnarlo;
  • i costi demoliscono i rendimenti;
  • non dà nessun valore extra in caso di decesso, infatti il capitale che otterrai nella stragrande maggioranza dei casi è quello da te versato (tanto valeva lasciarli sul conto corrente);
  • se vuoi non pagare le imposte di successione o non far rientrare il capitale investito nell’asse ereditario non è questa la polizza adatta, prima ti ho spiegato il perchè;
  • ti costringono a lasciare il capitale investito per troppo tempo senza avere possibilità di manovra se non vuoi incorrere in perdite certe, infatti almeno per 5 anni devi dimenticarti quei soldi, caso morte a parte;
  • sono difficili da valutare, non sono trasparenti nelle modalità e nei prodotti di investimento e nelle condizioni contrattuali che adottano un linguaggio complesso e prolisso.

Qual è la soluzione alle unit linked?

Dividere gli investimenti dalle assicurazioni.

I primi servono ad ottenere un rendimento, i secondi a ottenere una protezione.

Puoi crearti una strategia ad hoc come segue:

  • portafoglio di ETF come investimento, risparmi drasticamente sui costi e ottieni rendimenti trasparenti (sai dove investi e cosa vuoi ottenere);
  • polizza assicurativa sulla vita (TCM), in caso di evento avverso scegli quale capitale erogare al beneficiario e per quanto tempo dura la copertura (la paghi solamente per il tempo che ti serve). Con la TCM puoi sfruttare essendo una polizza vita le agevolazioni fiscali e i benefici fiscali in tema successorio;
  • nessuna tempistica o costo di uscita, puoi uscire dai mercati finanziari quando vuoi con gli ETF infatti sono molto liquidi e non prevedono costi di riscatto e la copertura morte ha una durata predeterminata, la vai a pagare solo per il tempo che ne hai bisogno (per esempio 10 o 20 anni finché i tuoi figli non sono cresciuti).

Troppi italiani hanno polizze unit linked in portafoglio e questo non è un bene.

Controlla se nel tuo portafoglio sono presenti e ascolta questo suggerimento se vuoi liberartene.

Controlla la data di stipulazione e i costi di riscatto totale.

Se sono passati abbastanza anni che i costi di riscatto sono allo 0% o vicini allo 0% ti conviene vendere queste polizze e ricominciare ad investire in maniera efficiente ed efficace quel capitale anche se devi andarlo a vendere in perdita.

Personalmente ho aiutato molti clienti ad eliminare queste polizze dal loro portafoglio e gli ho creato una strategia su misura che prevedesse rendimento e protezione con strumenti di gran lunga migliori.

Sono riuscito a farlo perché si sono rivolti a me grazie al check up di portafoglio.

Prenota il tuo check-up di portafoglio se vuoi prendere in mano una volta per tutte le tue finanze ed eliminare questi prodotti spazzatura con costi elevatissimi, rendimenti nulli e pochissime garanzie.

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