La Piramide degli Investimenti è il sacro graal del mondo finanziario.
Tutti gli investitori o aspiranti tali dovrebbero conoscere la piramide degli investimenti prima di iniziare ad investire e ora ti spiego il perchè.
Hai mai giocato a Jenga?
Jenga è un gioco da tavolo con una torre formata da blocchi di legno dove l’obiettivo è di non farla crollare spostando a turno i mattoncini che la compongono.
Vince ovviamente chi riesce a farla stare in piedi.
La piramide degli investimenti si basa su questa teoria.
Se la base non è solida la piramide crollerà se invece la piramide ha una struttura ben salda la torre rimarrà in piedi.
Dopo questa digressione metaforica torniamo alla reale struttura finanziaria della piramide ed analizziamola nel dettaglio.
Indice dei contenuti
Che cos’è la piramide degli investimenti?
La piramide degli investimenti è una strategia che serve ad ottimizzare la pianificazione finanziaria in ambito di risparmio ed investimento tramite il rapporto rischio/rendimento.
Il rapporto rischio/rendimento quantifica il rischio che stai assumendo per un potenziale rendimento.
In finanza, ma non solo, ogni scelta dovrebbe essere regolata da questo principio. Quanto rischio siamo disposti a prenderci per investire in un determinato strumento finanziario che ci rende il 2%, 5%, 10%,…?
Il rapporto rischio/rendimento è direttamente proporzionale. Più il rischio è maggiore più il rendimento è alto e più il rischio è minore più il rendimento è basso.
La piramide si basa su questo principio cioè più si sale in vetta più il rapporto rischio/rendimento è maggiore.
Quindi per creare una piramide solida bisogna alimentare la struttura che sta al livello più basso per poi passare ai piani più elevati.
I 4 protagonisti che andremo a trattare in ordine dalla base alla punta della piramide, dal meno rischioso al più rischioso, sono:
- liquidità
- obbligazioni
- azioni
- criptovalute
Prima di iniziare a trattare singolarmente i 4 pilastri devo fare però delle precisazioni.
All’interno della piramide non ho considerato volutamente alcuni strumenti finanziari che considero paralleli alla piramide e non parte di essa:
- le assicurazioni come strumento di protezione;
- il trading come strumento di speculazione, al suo interno troviamo azioni singole, altcoin e derivati (futures, opzioni, forex,…)
- i real asset come oro, immobili e altri beni con tali caratteristiche (opere d’arte, vino, terreni,…).
Dopo questa doverosa precisazione posso iniziare a spiegarti singolarmente i 4 pilastri della piramide degli investimenti.
Liquidità
La liquidità, che sta alla base, è indispensabile per la sopravvivenza di ogni persona quindi serve a far fronte ai nostri bisogni primari.
Avere cash significa poter comprare e poter avere più opzioni.
Ora cerchiamo di dare una forma a questa liquidità rispondendo alla domanda come si detiene la liquidità?
La liquidità non deve essere detenuta tutta insieme, questo è un grave errore che molti fanno.
Il cash deve essere detenuto in 2 conti separati:
- conto liquidità/cash, deve essere utilizzato a pagare le spese di vita quotidiana come l’affitto o il mutuo, le spese per il condominio, le utenze energetiche, la spesa alimentare, i trasporti,… Tutte le spese necessarie a sanare i nostri bisogni primari, i beni e servizi di prima necessità;
- conto risparmio o fondo emergenza, deve essere formato dalle 6 alle 12 mensilità a seconda del lavoro che si svolge, dipendente o autonomo, e alla tipologia di situazione famigliare quindi se si è single, si vive in coppia o si ha una famiglia. Il fondo emergenza è indispensabile per far fronte a quelle spese improvvise che non si possono preventivare come la rottura di un elettrodomestico, la riparazione dell’auto causata da un guasto oppure una spesa medica urgente.
Importantissimo è avere questi conti in 2 istituti bancari differenti.
Il conto risparmio è necessario che non abbia carte collegate o la possibilità di effettuare operazioni facilmente così da essere più difficile da utilizzare.
La liquidità in questi due conti deve essere il più possibile liquida appunto quindi deve essere detenuta sotto forma di valute fiat.
Dicendo valute fiat non mi riferisco solo all’euro ma anche a valute estere, dollaro in primis.
Una diversificazione valutaria è una scelta ottimale per salvaguardare il potere di acquisto del proprio denaro.
Obbligazioni
Le obbligazioni sono il pilastro più sopravvalutato, in quanto spesso vengono utilizzate senza pensare a quale sia il loro obiettivo originale.
Le obbligazioni sono uno strumento di debito dove noi prestiamo i nostri soldi ad uno stato o ad una società che riconosce un certo tasso di interesse e il rimborso del capitale a scadenza.
Nel contesto della piramide degli investimenti le obbligazioni sono da usare come asset a distribuzione che permette di ottenere delle rendite periodiche grazie allo stacco delle cedole.
Quindi data questa definizione le obbligazioni non sono adatte a tutti e non per forza bisogna possederle in portafoglio.
Le obbligazioni riescono ad esprimere il loro massimo potenziale nei cosiddetti income portfolio che sono destinati alla rendita periodica.
Se il tuo orizzonte temporale è di lungo termine e il tuo capitale è limitato non ha molto senso detenere obbligazioni in portafoglio o almeno non con una percentuale elevata.
Potrai replicare dicendo che un portafoglio senza obbligazioni può risentire troppo delle fluttuazioni di mercato e quindi subire forti perdite.
Il ragionamento è corretto ma a livello pratico è sbagliato perchè se hai creato correttamente il gradino precedente del cash non dovrai vendere i tuoi investimenti per far fronte alle spese incombenti e quindi puoi optare anche per asset considerati più rischiosi sulla carta.
Avrai quindi tutto il tempo di recuperare le “perdite” e ottimizzare al meglio le tue finanze con gli strumenti finanziari che vedremo negli scalini successivi.
Il tuo obiettivo iniziale deve essere infatti quello di accumulare denaro.
Caso a sé chi ha un patrimonio cospicuo e vuole generare delle entrate dai propri investimenti, in questo caso specifico ha senso detenere obbligazioni sempre applicando la corretta diversificazione.
Azioni
Il terzo pilastro è rappresentato dalle azioni e più precisamente dagli ETF azionari ad accumulazione.
L’unica tecnica di investimento che il 99,9% degli investitori dovrebbe conoscere è quella dell’index investing che consiste nell’investire in indici di mercato.
I principali indici di borsa che bisogna conoscere sono:
- S&P 500, economia americana;
- MSCI World, economia dei paesi sviluppati quindi USA, Europa, Australia e Giappone (occidente);
- MSCI ACWI, economia dei paesi del mondo cioè paesi sviluppati + paesi emergenti (asia, sud america e africa, principalmente oriente).
Questo pilastro è il più sottovalutato in quanto in molti non credono alle potenzialità dell’accumulazione azionaria, prima fra tutti l’effetto dell’interesse composto.
L’interesse composto permette di aumentare il proprio capitale grazie al reinvestimento degli interessi generati dagli investimenti, quindi permette di far lavorare il denaro autonomamente.
Quindi gli elementi chiave per ottimizzare l’utilizzo del pilastro azionario sono:
- conto investimenti, aprire un account in un broker o banca online che permette l’acquisto degli ETF, questo permette di separarlo dai conti liquidità, il concetto è che ogni strumento deve avere una funzione specifica;
- piano di accumulo di capitale, iniziare un PAC per accumulare gli investimenti tramite degli acquisti ricorrenti per esempio investire 200€ in un ETF sullo S&P 500 il 1° giorno di tutti i mesi;
- accumulazione, usare strumenti finanziari a replica passiva (ETF) che permettono di sfruttare l’interesse composto tramite il reinvestimento dei dividendi.
Criptovalute
Le criptovalute sono secondo noi una nuova asset class a tutti gli effetti quindi abbiamo deciso di inserirle nel gradino più alto della piramide degli investimenti.
Il mondo delle criptovalute è molto vasto ed è molto facile cadere nella speculazione.
Per questo motivo non tutte le criptovalute sono adatte a far parte della piramide.
L’unica criptovaluta, o quasi, su cui dobbiamo focalizzarci è Bitcoin (BTC), potremo quindi anche rinominare questo pilastro Bitcoin.
Come comprare e detenere Bitcoin?
Bitcoin può essere comprato spot tramite exchange, un broker online che permette la compravendita di crypto.
La maggior parte degli exchange permettono di impostare un piano di accumulo di capitale per acquistare Bitcoin periodicamente senza dover entrare a mercato in un’unica volta.
Dopo che l’acquisto ricorrente è andato a buon fine per alcuni mesi, e si è accumulato un pò di capitale in BTC, è necessario cominciare a pensare alla sicurezza delle proprie crypto.
Infatti vige il detto:
“not your keys not your coins”
Significa che se non hai il pieno possesso delle chiavi (password e seed phrase) del tuo wallet non possiedi realmente le tue criptovalute.
Per porter detenere in sicurezza Bitcoin bisogna utilizzare un hardware wallet, uno speciale portafoglio che permette di diventare i reali possessori delle proprie crypto.
Chiudiamo il capitolo Bitcoin e apriamo brevemente una piccola parentesi con Ethereum (ETH).
Ethereum è la seconda criptovaluta per capitalizzazione di mercato con circa il 19% della dominance totale e, dopo il passaggio a proof of stake, funziona e ha delle funzionalità totalmente diverse da Bitcoin ma molto importanti per il mondo crypto e DeFi
ETH, se te lo stai chiedendo, può in una piccola percentuale far parte del nostro pilastro crypto.
Come creare la propria piramide degli investimenti
La piramide degli investimenti perfetta non esiste.
Ciò che esiste invece è la propria personale piramide degli investimenti in base al profilo di rischio e alla situazione finanziaria.
Come consulente finanziario indipendente posso aiutarti a creare la tua piramide degli investimenti capendo su quali pilastri dare priorità e in che modalità.
Ricapitolando quanto detto in precedenza è necessario:
- aprire conti differenti, ogni conto deve avere la sua funzione specifica sia essa di liquidità, risparmio, investimento tradizionale o crypto;
- proteggersi dagli imprevisti creando la proprio base solida formata dal cash;
- accumulare asset grazie al piano di accumulo di capitale soprattutto su ETF azionari e Bitcoin;
- valutare le priorità per scegliere correttamente quali pilastri alimentare, per esempio non utilizzare strumenti a distribuzione se si ha poco capitale o viceversa non utilizzare strumenti ad accumulazione se si vuole ottenere delle rendite;
- diversificare il più possibile e in modo efficace tramite l’asset allocation.
Non è mai troppo tardi per iniziare da zero ed innalzare la propria piramide degli investimenti anche chiamata piramide della ricchezza.
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