Siamo tutti abituati a pensare di prendere decisioni finanziarie razionali, basate sui dati e sui fatti.
Ma cosa succede quando le emozioni e i pregiudizi entrano in gioco negli investimenti?
Scopriremo come i bias cognitivi possono influire sulle decisioni degli investitori e fare la differenza tra il successo e l’insuccesso.
E come in alcuni casi possono mettere KO il tuo portafoglio di investimento
Pronto a scoprire insieme come la finanza comportamentale può aiutarti a migliorare i tuoi investimenti e a raggiungere i tuoi obiettivi finanziari?
Allora iniziamo andando a vedere i 3 bias finanziari che mettono ko i tuoi investimenti!
Indice dei contenuti
La finanza comportamentale
La finanza comportamentale è un campo della finanza che si occupa dello studio dei comportamenti umani nel processo che porta a prendere decisioni finanziarie.
Si basa sull’idea che le persone non agiscono sempre in modo razionale e che le loro decisioni finanziarie possono essere influenzate da una serie di fattori emotivi e psicologici.
I bias e le fallacie sono distorsioni del pensiero che possono influire sulla nostra capacità di prendere decisioni ragionevoli e razionali, ma vanno distinti:
Cosa sono i bias cognitivi?
I bias sono tendenze a favorire o sottovalutare determinate informazioni o a interpretarle in modo distorto, influenzando così le nostre decisioni.
Cosa sono le fallacie?
Le fallacie sono errori di ragionamento che possono portare a conclusioni errate o irrazionali.
Alcune delle fallacie più comuni sono la fallacia ad hominem, che consiste nel criticare le argomentazioni di una persona anziché le sue idee,.
Esiste inoltre a titolo esemplificativo la fallacia di appeals to authority, che consiste nel considerare vera un’affermazione solo perché viene sostenuta da un’autorità ritenuta credibile.
Come evitare di cadere nei tranelli della nostra mente?
È importante essere consapevoli dei bias e delle fallacie per evitare di cadere in errori di giudizio e prendere decisioni più ragionevoli.
Un modo per farlo è cercare di avere una prospettiva equilibrata e di valutare le informazioni in modo critico, considerando più fonti e punti di vista.
Inoltre, è importante essere aperti all’idea di cambiare la propria opinione se vengono presentate nuove e valide informazioni.
La finanza comportamentale ha dimostrato che questi bias e altri fattori psicologici possono avere un impatto significativo sulle decisioni finanziarie delle persone e che è importante tenerne conto nell’analisi e nella gestione del rischio.
I 3 bias che mettono ko i tuoi investimenti
Ci sono molti tipi di bias finanziari, e oggi voglio parlarti dei 3 principali bias che mettono ko il tuo portafoglio:
Bias di ancoraggio
Ossia la tendenza a basare le nostre decisioni su informazioni irrilevanti o incomplete.
“L’effetto ancoraggio si verifica quando le persone, dovendo assegnare un valore a una quantità ignota, partono da un determinato valore disponibile.
Le stime si mantengono vicine al numero da cui i soggetti erano partiti, ed è per questo che si è evocata l’immagine dell’ancora.”
Ad esempio, se un investitore acquista un’azione a $ 50 e il prezzo scende a $ 40, potrebbe essere riluttante a vendere perché si sente “ancorato” al prezzo di acquisto originale di $ 50 e non riesce a riconoscere che il valore reale dell’azione potrebbe essere inferiore.
Bias di conferma
Consiste nella tendenza a cercare solo informazioni che confermano le nostre opinioni o i nostri pregiudizi.
Ossia quando un investitore cerca solo informazioni che confermano la propria opinione su uno strumento finanziario, ignorando informazioni contrastanti.
Ad esempio, se un investitore crede che un’azienda abbia un grande potenziale di crescita, potrebbe cercare solo notizie positive sull’azienda e ignorare qualsiasi segnale di problemi finanziari o di mercato.
Ciò può portare a una sovrastima del valore dell’azione e a una sottovalutazione del rischio associato all’investimento
Bias di disponibilità
Questo bias ci porta ad avere una tendenza a basare le nostre decisioni su informazioni facilmente accessibili o recentemente presentate.
Succede che l’investitore vada a basare le proprie decisioni sugli investimenti sugli eventi recenti o facilmente disponibili, anziché su una valutazione a lungo termine dei fondamentali dell’azienda e del mercato.
Ad esempio, se c’è stata una serie di notizie negative su un’azienda in un breve periodo di tempo, un investitore potrebbe decidere di vendere le proprie azioni dell’azienda, basandosi solo su queste notizie recenti, anziché su una valutazione a lungo termine dei fondamentali dell’azienda e del mercato.
Ciò può portare a decisioni di investimento poco informate e a una sottovalutazione del potenziale a lungo termine dell’azienda.
Come evitare bias e fallacie per investire?
È importante essere consapevoli dei nostri bias e cercare di mitigarli il più possibile nella nostra vita finanziaria.
Come? Prima di tutto capendo cosa sono e quali sono, e poi capire se ti è capitato di investire seguendo queste “logiche” errate.
Se queste dinamiche ti suonano familiari allora ti consiglio vivamente di leggere questi 2 libri:
“Pensieri lenti e pensieri veloci” di Daniel Kahneman
“Nudge – La spinta gentile” di Richard. H. Thaler e Cass. R. Sunstein
Questi libri ti aiuteranno a capire le dinamiche della mente e come influiscono nelle tue scelte e possono cambiare il tuo approccio agli investimenti in maniera radicale.
Perchè come dice Meir Statman: “La finanza comportamentale è l’applicazione della psicologia alla finanza e all’investimento. È l’apprendimento di come le persone effettivamente investono e spendono i loro soldi, non come dovrebbero”.
Prenota un check di portafoglio se vuoi scoprire che bias ti ostacolano a raggiungere il tuo successo finanziario!