Consulente Fee-only o Fee based advisor: scegli bene!

La scelta del giusto consulente finanziario per te è di fondamentale importanza. Vediamo insieme quale scegliere.
consulente fee-only o fee based advisor: scegli bene!

Nel vasto mondo della consulenza finanziaria è sempre più difficile scegliere il giusto professionista per gestire i tuoi capitali.

Lato offerta la consulenza finanziaria offre molteplici tipologie di consulenti, ognuno dei quali può offrire la consulenza secondo diverse modalità.

In questo articolo voglio parlarti dei due più conosciuti modi di fare consulenza:

  • Fee only
  • Fee based

È di assoluto interesse comprendere le diverse modalità di consulenza, in modo da scegliere quella più adatta ai tuoi bisogni.

In questo articolo ti mostrerò nel dettaglio le principali differenze tra queste tipologie di consulenza.

In seguito evidenzierò per entrambe le categorie i relativi vantaggi e svantaggi.
Ti invito a leggere tutto l’articolo perché alla fine avrai molte informazioni che ti guideranno nella scelta della consulenza giusta per te.

Qualora te lo fossi perso ti invito a leggere qui il mio articolo in cui ho trattato il tema delle differenze tra consulente finanziario indipendente e promotore finanziario.

Consulente Fee-only

Il consulente finanziario che lavora Fee Only offre una consulenza retribuita esclusivamente a parcella

Non riceve compensi e commissioni da terze parti ma guadagna per l’appunto solo da quanto corrisposto dal cliente.

Questo approccio è di sicuro più indipendente e trasparente, dal momento che l’esclusivo obiettivo è quello di lavorare per l’interesse del cliente.

Ma cosa significa di fatto Fee Only?

Devi sapere che esistono diverse tipologie di parcelle, ognuna delle quali viene scelta dal consulente in accordo con il cliente.

La scelta della tipologia di parcella da applicare dipende da quello che il consulente ritiene essere il servizio più idoneo da offrire ai clienti.

  1. Tariffa oraria. Secondo questa modalità il consulente viene pagato in base alle ore di consulenza offerte al cliente. Se per esempio la tariffa oraria è di €150 e il cliente ha necessità di 10 ore di consulenza all’anno, il costo totale sarà di €1500.
  2. Tariffa fissa. Con questa modalità il consulente addebita un importo fisso dipendente dalle necessità del cliente. In questo caso il servizio si concentra sull’obiettivo, indipendentemente dal tempo impiegato. Per esempio il consulente può applicare una parcella fissa di €2000 per una pianificazione finanziaria completa.
  3. Percentuale del patrimonio gestito. Il consulente addebita una parcella che varia in base al patrimonio preso in gestione. Per esempio una parcella di 1% all’anno su un portafoglio di €500.000, porta il cliente a pagare annualmente €5000.

Vantaggi del fee only

Perché dovresti scegliere un compenso di tipo Fee Only?

Tra i diversi vantaggi di questa tipologia di consulenza te ne elenco tre che a mio avviso sono i più importanti.

Trasparenza: con una consulenza di questo tipo sai esattamente quanto paghi per il servizio ricevuto. Puoi dire addio a costi nascosti o sorprese legate a commissioni non dichiarate. Indirettamente questa modalità ti garantisce un confronto più semplice e immediato tra le tariffe applicate da diversi consulenti.

Indipendenza: come detto poco sopra, il consulente lavora senza conflitto di interesse. Non è incentivato a venderti un prodotto anziché un altro proprio perché non guadagna dal prodotto che colloca ma solo dalla parcella.

Un approccio di questo tipo genera una fiducia maggiore riposta dal cliente nei confronti dei consigli ricevuti.

Fiducia: proprio grazie all’assenza di conflitto di interesse la consulenza sarà più obiettiva e trasparente.

Il tutto non fa altro che generare una relazione di lungo termine basata sulla fiducia e trasparenza.

Svantaggi Fee Only

Lavorare con la consulenza Fee only può avere più che svantaggi direi barriere all’ingresso.

Costo: a primo impatto una consulenza a parcella pura può sembrare molto costosa.

Il tutto specialmente se legato ad una tariffa oraria o tariffa fissa.

Tuttavia, molte volte la tariffa pagata è inferiore a quella compresa nel prodotto di investimento e quindi non visibile chiaramente.

Oltretutto parliamo di una consulenza altamente personalizzata, il che giustifica ampiamente un eventuale costo maggiore.

Accessibilità: spesso non è semplice richiedere una consulenza Fee Only proprio perché il consulente richiede un capitale minimo per iniziare.

Questo può rappresentare sicuramente una barriera per coloro che non hanno un patrimonio elevato da affidare in gestione. 

Fee Based Advisor

Un Fee Based Advisor, viene remunerato sia attraverso commissioni pagate dai clienti sia tramite compensi ottenuti consigliando particolari prodotti.

Il fatto che la remunerazione sia legata anche a retrocessioni di prodotti consigliati, rende questa consulenza soggetta a conflitti di interesse.

Ma come viene pagato di fatto il consulente?

Se ti stai chiedendo come viene pagato Il consulente, ti riporto due modalità facilmente comprensibili grazie a degli esempi.

Commissioni su prodotti venduti. Il consulente viene pagato in base al prodotto che vende al cliente. Se acquisti un fondo con una commissione del 3% su un capitali di 10.000€, il consulente riceverà €300, o comunque una parte in base alle direttive della banca.

Commissioni su patrimonio gestito. Oltre alle commissioni sui prodotti venduti, il consulente può addebitare un costo annuale fisso sul patrimonio gestito.

Se per esempio viene pattuita una commissione dell’ 1% su un patrimonio di 500 mila euro e riceve anche commissioni sui prodotti, il costo totale della consulenza sarà più alto del 1%.

Vantaggi e svantaggi del Fee Based advisor.

Il vantaggio sicuramente più evidente di affidarsi ad un Fee Based advisor è quello dell’accessibilità.

Contrariamente a quello che accade in caso di consulenza Fee Only, una consulenza di tipo Fee Based, garantisce una barriera economica all’ingresso praticamente nulla.

Questo perché il costo della consulenza viene inserito all’interno del prodotto venduto.  

In pratica il capitale investito su un particolare prodotto, viene decurtato della percentuale che rappresenta appunto il costo della consulenza.

Gli svantaggi si concretizzano in termini di minor trasparenza.

ll fatto che i costi sono nascosti e spesso non dichiarati nella loro totalità,  genera una complessità dei compensi.

Il cliente molte volte non sa quanto paga per la consulenza e diventa quindi difficile il confronto con altre tipologie di consulenza.

In ultimo ma di certo non per importanza, è il conflitto di interessi.

Il consulente guadagna dai prodotti che vende e quindi il conflitto di interessi è inevitabile. Anzi il consulente dovrebbe rendere noto al cliente che opera in conflitto di interesse.

Quale scegliere?

Prima di tutto valuta che il consulente sia iscritto all’apposito Albo ocf.

Questo è l’unico Albo presente nel quale sono iscritti tutti i consulenti finanziari abilitati, a prescindere dal modalità operativa.

Esistono due sezioni dell’albo. Una sezione è dedicata ai consulenti che lavorano per istituti bancari e quindi in conflitto di interesse.  Questi consulenti sono denominati “consulenti abilitati all’offerta fuori sede”.

L’altra sezione è quella dei consulenti autonomi i quali lavorano senza conflitto di interesse.

Io, come tutti i consulenti di Atena scf, sono iscritto in questa sezione

Qualora desiderassi una consulenza personalizzata e completamente indipendente, ti invito a contattarci qui.

Altra cosa che ti consiglio di valutare è il patrimonio a tua disposizione. Spesso con patrimoni al di sotto dei €100.000 non potrai beneficiare di una consulenza indipendente.

Per questo se hai un patrimonio di poche migliaia di euro, potrebbe essere più conveniente a livello economico una consulenza di tipo Fee Based. Tuttavia potresti scegliere comunque un consulente indipendente e pagare di più.

Così potrai avere una consulenza su misura e indipendente allo stesso modo di quei clienti più patrimonializzati.

Infine voglio lasciarti con quattro domande che potresti porre al consulente al fine di capire le sue modalità di lavoro (sempre dopo aver controllato a quale sezione dell’albo appartiene).

Come viene calcolato il tuo compenso?”

“Ricevi commissioni o incentivi da terze parti?”

“Come gestisci i potenziali conflitti di interesse?”

“Puoi fornire esempi di come hai gestito situazioni di conflitto di interesse in passato?

Ora hai tutti gli strumenti per scegliere il servizio più adeguato a te.

Ti invito a contattarmi per una breve Call di 15 minuti, in modo da capire insieme quale possa essere la migliore strada per i tuoi obiettivi finanziari. 

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