Venerdì 17 febbraio The Rock Trading, il più longevo exchange al mondo ha bloccato l’operatività e ha annunciato di avere problemi di gestione di liquidità.
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La situazione attuale
Dai dati raccolti su internet l’exchange conta oltre 34mila clienti che utilizzano la piattaforma.
Al momento tutti gli investitori non hanno la possibilità di operare e prelevare, in realtà già nelle scorse settimane avevano avvertito qualche problema nell’operatività.
In realtà ad oggi non si sa nulla, infatti l’unico annuncio da parte della società riguarda questa unica comunicazione “difficoltà riscontrate nella gestione della liquidità“.
The Rock Trading era regolamentato?
Dispiace vedere questo tipo di problematiche su questo exchange, non semplicemente perché italiano ma perché è l’exchange più longevo di tutti, infatti opera dal 2011 nel mondo cripto e in questo settore vi assicuro che è un primato non da poco.
Questo exchange era iscritto all’OAM, e quindi sottoposto a tutta la regolamentazione, anche perché avendo sede in Italia e non un paese estero o paradiso fiscale era sottoposto a tutta una serie di controlli e di compliance.
Il volume scambiato all’interno di questo exchange è praticamente insignificante per bitcoin e il mondo crtpyo in generale, quindi questo avvenimento non impatterà nel mercato.
La conseguenza più grave, oltre ai problemi causati agli investitori, riguarda sicuramente la visione già problematica in Italia rispetto alle criptovalute e in particolare su bitcoin.
Infatti non mancano articoli di giornalisti che stanno già attaccando bitcoin e urlando alla truffa, come se il problema fosse btc e non l’ennesimo intermediario.
Fondamentale ricordare che la maggior parte dei problemi in questo settore riguarda gli intermediari e non bitcoin, ma diciamo che ci siamo abituati, e bitcoin continua imperterrito a fare il suo dovere.
Possibili soluzioni al problema
Provo ad ipotizzare delle possibili soluzioni a questo scenario:
- Acquisizione: si parla di trovare un acquirente di questa società, che vada a coprire l’eventuale buco e che prenda in mano questo exchange che ha comunque un vantaggio e ha già affrontato vari scogli burocratici e di compliance nel nostro paese, cosa che potrebbe renderlo appetibile per qualche concorrente che vuole operare nel nostro paese.
- Finanziatore esterno: stiamo parlando di un finanziatore che vuole investire in venture capital e vede l’opportunità in questo frangente, col suo finanziamento fondamentalmente andrebbe a coprire il buco.
- Aumento del capitale sociale da parte della holding: devi sapere che trt fa parte di un gruppo di società che operano nell’ambito innovazione, potrebbe essere un’ipotesi anche quella di un aumento del capitale sociale da parte di una delle società partecipanti per colmare questo problema;
- Token proprietari: altri exchange hanno risolto questo problema con l’emissione di token proprietari es. bitfinex. Lo vedo difficile in Italia.
- Fallimento e liquidazione: in questo caso la questione è più complessa e più lunga se sei interessato posso farci un video dedicato, fammelo sapere nei commenti.
Queste sono tutte ipotesi, in realtà non si può sapere nulla di certo al momento.
Siamo tutti in attesa di altre notizie e dati certi, sperando in una comunicazione più trasparente e corretta da parte della società.
Class action da parte degli utenti
Molti utenti si sono già mobilitati anche se non ci sono ancora notizie ufficiali. Gli investitori infatti si sono già organizzati in un secondo gruppo Telegram con il titolo “tutela legale” che lascia intendere che allo studio ci siano pure class action
Conclusioni
L’errore fondamentale di tutta la questione, il punto che accomuna i problemi che abbiamo visto fino ad con gli exchange riguarda sempre la detenzione delle crypto.
La frase not your keys not your koin non è una frase motivazionale o d’effetto.
È fondamentale acquistare e spostare i propri fondi su wallet proprietari, possono essere hardware wallet ma anche desktop wallet.
Se vuoi saperne di più in merito alla detenzione delle tue crypto ne ho già parlato questo video