Il portafoglio obbligazionario e, più in generale tutte le tipologie di obbligazioni, costituiscono una parte fondamentale del portafoglio cosiddetto “core”.
Esse sono infatti un asset strategico che nessun tipo di investitore può farne a me e, quindi, nemmeno tu!
Che tu sia un profilo prudente o più rischioso, conoscere a fondo le obbligazioni e averne in portafoglio una parte più o meno grande è fondamentale per proteggerti dalle fluttuazioni dei mercati finanziari.
Ricorda che a seconda del tuo obiettivo di investimento, è cruciale conoscere quale strumento adottare per raggiungerlo e, per tale ragione, è bene capire e conoscere i diversi strumenti finanziari e le loro sfumature.
Quante e quali tipologie di obbligazioni posso avere in portafoglio? Quali fattori influenzano il prezzo di questi strumenti?
Scoprilo in questo articolo!
Indice dei contenuti
Che cosa sono le obbligazioni?
Borsa Italiana definisce le obbligazioni come:
“Titoli di debito (per il soggetto che li emette) e di credito (per il soggetto che li acquista) che rappresentano una parte di debito acceso da una società o da un ente pubblico per finanziarsi“.
In altre parole, si tratta di una specie particolare di prestito che le aziende, ma anche le singole nazioni con i loro Titoli di Stato, richiedono per finanziarsi.
Il creditore perciò si lega al debitore con l’obiettivo di ricevere un guadagno con i soldi “prestati”.
Tipologie di obbligazioni
Le tipologie di obbligazioni sulle quali puoi contare per costruire il tuo portafoglio obbligazionario sono 3:
- a cedola fissa
- a cedola variabile
- senza cedola
Cosa puoi notare?
Il punto comune delle obbligazioni sono le cedole.
Esse consistono in un pagamento periodico di una certa somma di denaro che verrà elargita da chi ha emesso l’obbligazione (come lo Stato o la società), a favore del creditore.
In altre parole, rappresenta l’interesse che l’azienda paga per avergli prestato i soldi.
Nel caso di obbligazioni a cedola fissa, il pagamento corrisposto non varia nel tempo ma sarà appunto “fisso” per tutta la durata della vita del titolo.
Nel caso invece di obbligazioni a cedola variabile, essa subirà delle variazioni nel tempo.
Infatti, l’importo della cedola viene definito in base ad un tasso e per ogni periodo di pagamento, sarà proporzionale proprio ad uno di questi tassi (ad esempio il tasso Euribor).
Infine, le obbligazioni che non elargiscono cedole, definite come Zero Coupon Bond, non pagano interessi periodici e, di conseguenza, il guadagno per il creditore sarà dato unicamente dalla differenza tra il capitale che gli verrà corrisposto alla scadenza (prezzo di rimborso) con il prezzo di emissione del titolo obbligazionario.
Ora che hai compreso a grandi linee i 3 macro-cluster nei quali vengono suddivisi questi titoli, vediamo insieme quali strumenti possono comporre il tuo portafoglio obbligazionario:
- obbligazioni governative: rappresentano i titoli del debito pubblico, ossia i titoli di debito emessi da un governo per finanziare il fabbisogno statale. Possono essere con o senza cedola (es: Buoni Ordinari del Tesoro), a tasso fisso (es: Buoni del tesoro pluriennali) o variabile (es: Certificati di Credito del Tesoro);
- obbligazioni societarie: rappresentano i titoli di debito emessi da società, anch’essi possono essere con o senza cedola, a tasso fisso o variabile;
- obbligazioni high yield: E’ una delle categorie di obbligazioni più diffuse nei portafogli degli investitori. Sono obbligazioni emesse da società con basso merito creditizio (al di sotto di BBB) e che, per questo motivo, offrono rendimenti più elevati;
- obbligazioni convertibili: esse si trovano in posizione intermedia tra i titoli obbligazionari e i titoli azionari. Il possessore ha la facoltà di decidere se rimanere creditore della società emittente per tutta la durata del prestito, oppure se, in determinati periodi, convertire il proprio status da creditore a socio (azionista) sulla base di un rapporto di cambio predeterminato (nel regolamento di emissione);
- obbligazioni inflation linked: esse sono titoli obbligazionari il cui andamento è vincolato alle aspettative riguardo l’inflazione. Sono considerate come un valido asset del portafoglio obbligazionario a difesa dell’inflazione (vedi approfondimento qui);
- obbligazioni ibride/subordinate: prevedono la conversione forzata in azioni se il capitale dell’emittente scende al di sotto di un certo livello prestabilito. Esse sono caratterizzate da una scadenza molto lunga con facoltà di rimborso anticipato da parte dell’emittente;
- obbligazioni private debt: si tratta di una strategia obbligazionaria “alternativa” che consiste nell’investimento in bond e debiti di società non quotate.
Cosa influenza il valore del tuo portafoglio obbligazionario?
Il prezzo di un’obbligazione, oltre che dalla durata della stessa, è influenzato da altri fattori:
1) Il rischio di credito, rischio di non incassare i pagamenti.
Chiaramente se il rischio percepito dal mercato aumenta, il rendimento richiesto dagli investitori deve aumentare.
È Per tale ragione che le obbligazioni con un rating basso pagano una cedola elevata mentre quelle con rating elevato (es: AAA) pagano una cedola estremamente bassa o addirittura negativi al giorno d’oggi.
2) I tassi d’interesse, una delle leggi fondamentali dei mercati finanziari è che, nel momento in cui vi è un aumento (diminuzione) dei tassi d’interesse, ne corrisponde una diminuzione (aumento) del prezzo dei titoli obbligazionari.
Di conseguenza, un aumento dei tassi d’interesse provoca degli effetti negati nel portafoglio obbligazionario di qualsiasi investitore.
È fondamentale comprendere quindi con quale intensità un titolo (e il tuo portafoglio obbligazionario) risponde ad una variazione dei tassi d’interesse.
Se vuoi approfondire clicca qui.
Perché costruire un portafoglio obbligazionario?
L’instabilità dei mercati costituisce uno dei motivi alla base sul perché avere le obbligazioni in portafoglio.
Il primo passo per realizzare un’efficace tutela a tali fluttuazioni è proprio la corretta allocazione obbligazionaria, in maniera chiaramente diversificata.
Infatti il portafoglio obbligazionario è funzionale a raggiungere la certezza di successo di medio lungo periodo.
Nel corso dei decenni, le azioni non sono state il punto nevralgico con cui l’investitore basava i propri guadagni, ma bensì il fulcro erano le obbligazioni stesse.
Il grafico ti mostra chiaramente i tassi di rendimento dei titoli a 10 anni di USA, Gran Bretagna, Germania e Giappone.
Un investitore sa che i cicli economici si alternano e variano nel corso del tempo per questo devi essere pronto al cambiamento!
Se non sei certo di avere una giusta allocazione del tuo portafoglio obbligazionario, vieni a trovarci e ti forniremo tutte le informazioni e le analisi necessarie per raggiungere i tuoi obiettivi!