Come investire nel settore farmaceutico e healthcare

L’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) dichiara: “Carenza farmaci mancano circa 3mila prodotti e con l’inverno potrebbero aumentare

La storia ci insegna che le situazioni emergenziali possono produrre effetti negativi sulla disponibilità dei farmaci, dovuti all’aumento della richiesta di prodotti specifici e a problemi di produzione e la difficoltà nel reperire le materie prime.

Allo stato attuale, la lista ufficiale Aifa dei farmaci carenti conta circa 3mila prodotti medicinali.

Le crisi internazionali, in un contesto così globalizzato e connesso, provocano effetti domino su tutti gli ambiti economici e sociali. 

La pandemia di Covid-19 e il conflitto in Ucraina stanno mettendo in difficoltà anche il settore farmaceutico: i problemi di approvvigionamento riguardano sia i principi attivi sia i materiali per il confezionamento e la distribuzione.

E ora anche come consumatori di farmaci, abituati a disporre senza problemi dei prodotti di cui necessitano, rischiamo di doverci adattare a condizioni di scarso approvvigionamento. 

Stimare quanto scarse potranno essere le forniture è difficile, perché potrebbero esserci differenze sia come prodotto sia come area territoriale.

In questo articolo voglio provare a rispondere alla domanda che probabilmente ti stai ponendo: come investire nel settore farmaceutico e healthcare?

La situazione attuale: mancano le materie prime

La Federazione degli Ordini dei Farmacisti, già prima dell’estate, aveva segnalato alle autorità sanitarie la carenza, registrata su tutto il territorio nazionale

Inizialmente si pensava che la scarsità di antidolorifici e antinfiammatori fosse principalmente dovuta al trattamento dei sintomi da Covid-19, tuttavia la situazione è molto più complessa

In questo scenario, a mancare sono le materie prime per la realizzazione dei principi attivi, ma anche i materiali necessari per il confezionamento dei prodotti: mancano fialette, alluminio e plastica per i blister e in generale il materiale per il packaging.

C’è poi il problema dell’aumento fuori controllo del prezzo dell’energia, del gas e del carburante per i trasporti, che incidono su tutti i fattori della produzione e distribuzione. 

Gli aumenti, che pesano soprattutto sui farmaci “a basso costo”, sono difficilmente sostenibili dalle aziende produttrici che non possono – giustamente – ribaltarli sul consumatore finale, non essendo possibili variazioni del prezzo dei farmaci che è deciso dallo Stato.

La burocrazia è parte del problema?

Le istituzioni sanitarie sono già impegnate per sbloccare i nodi burocratici legati alla produzione e all’acquisto all’estero dei farmaci in carenza. 

Non è infatti da sottovalutare il costo di produzione di certi prodotti che, con i recenti aumenti energetici e delle materie prime, cozza con il prezzo al consumo stabilito a livello nazionale. 

In sostanza potrebbe venire meno l’interesse economico a produrre farmaci, perché potrebbe diventare impossibile coprire i costi che vi citavo prima.

Questi aspetti commerciali, insieme a quelli connessi alle autorizzazioni, all’importazione e alla circolazione dei farmaci all’interno dell’Europa comunitaria, sono gestibili a livello politico e burocratico. 

Come investire nel settore farmaceutico e healthcare?

Negli ultimi due anni tutto il mondo si è reso conto dell’importanza della ricerca in campo medico e delle nuove tecnologie per la salute, e infatti il settore farmaceutico è stato oggetto di forte interesse da parte dei mercati

Molti investitori ci stanno chiedendo su quali di questi titoli sia meglio puntare – Azioni x o azione y?

Quando si decide di investire parte del proprio patrimonio, ricordati che la diversificazione è uno dei fattori chiave da tenere in considerazione.

Personalmente prediligo l’acquisto degli ETF rispetto all’azione singola

ETF farmaceutici e healthcare: cosa sono?

Gli ETF farmaceutici sono strumenti che investono in aziende che forniscono servizi sanitari, società di biotecnologie, imprese che si occupano della produzione di apparecchiature mediche o dispositivi sanitari, ecc. 

Questi prodotti funzionano esattamente come tutti gli altri ETF: sono fondi di investimento (o Sicav) a gestione passiva che hanno come sottostante il comparto farmaceutico.

Gli ETF hanno il grande vantaggio di offrire il rendimento medio del settore, riuscendo quindi a mediare le eventuali performance negative di una determinata azienda con quelle migliori di un’altra. 

Gli ETF si sono sempre dimostrati strumenti estremamente versatili ed efficienti, è presente un’ottima liquidità e costi di gestione sono davvero contenuti

A mio avviso queste caratteristiche li rendono ideali anche per i piccoli investitori che vogliono sfruttare i trend di crescita di medio periodo e investire tramite PAC.

Ma quindi come investire nel settore farmaceutico e healthcare? Ecco i 3 ETF settoriali che voglio farti conoscere.

3 ETF settoriali

iShares Healthcare Innovation UCITS ETF

Questo ETF è quotato su Borsa Italiana e di proprietà dell’americano BlackRock.

L’ETF investe nei titoli azionari di società che si concentrano sull’innovazione nel settore dei servizi sanitari, ho scelto questo ETF in quanto esposto per più del 70% negli Stati Uniti.

Mira a replicare l’andamento dell’indice STOXX Global Breakthrough Healthcare e, anche se i rendimenti passati non sono una garanzia dei rendimenti futuri, negli ultimi due anni ha registrato delle buone performance. 

Per chi è attento anche ai fattori ESG Questo ETF inoltre ha ottenuto il rating A e un punteggio di qualità di 6,25 (su un massimo di 10).

Ovviamente d’obbligo controllare il KIID e relativo rischio che in questo caso è 6 su 7.

Fonte: Borsa italiana

Amundi ETF MSCI Europe Healthcare UCITS

Parliamo di Amundi, il primo asset manager europeo in termini di masse gestite e tra i primi dieci a livello mondiale. 

Amundi ETF MSCI Europe Healthcare UCITS ha un’esposizione su una trentina di titoli europei del settore sanitario, ed ha come obiettivo quello di replicare l’andamento dell’indice MSCI Europe Health Care, che include titoli di colossi come Astrazeneca, Novartis e Sanofi.

Negli ultimi anni questo ETF ha performato molto bene e le commissioni sono piuttosto contenute.

Ovviamente, anche qui è d’obbligo controllare il KIID e relativo rischio che in questo caso è 6 su 7.

Fonte: Borsa Italiana

iShares Nasdaq US Biotechnology

L’iShares Nasdaq US Biotechnology  mira a replicare le performance del medesimo indice. 

Questo fondo, adatto ad investimenti a medio e lungo termine, nel 2020 ha reso il 25,9%, mentre il rendimento totale per il 2021 è stato dello 0,4%.

Controllando il KIID e relativo rischio si nota che anche in questo caso è 6 su 7.

Fonte: Borsa Italiana

Conviene investire in ETF farmaceutici in periodi di crisi?

Gli investitori meno avvezzi si saranno accorti che il settore farmaceutico, insieme a quello delle materie prime, è tra i più attenzionati da un punto di vista finanziario.

Chi ha investito nel settore farmaceutico in tempi non sospetti ha sicuramente visto lievitare i propri rendimenti, e chi, invece, sta valutando di farlo solo oggi teme che si tratti di un entusiasmo destinato a scemare nel corso dei prossimi mesi o anni.

Premesso che non esistono investimenti vantaggiosi in maniera assoluta ma solo operazioni che si inseriscono più o meno bene all’interno di una strategia, è opportuno considerare che l’investimento nel settore farmaceutico necessita, per sua natura, di orizzonti temporali piuttosto lunghi.

Questo perché la ricerca scientifica, la sperimentazione o la commercializzazione di un farmaco sono processi estremamente lunghi, spesso caratterizzati da momenti di grande entusiasmo seguiti da improvvise battute d’arresto e poi ancora da nuove possibilità.

Quindi a mio avviso potrebbe rivelarsi un investimento interessante a condizione di inquadrarlo correttamente all’interno di un portafoglio ben bilanciato, avendo ben chiaro il tuo obiettivo di investimento e l’orizzonte temporale valutando se rientra nella tua propensione al rischio.

Contattami se sei interessato ad inserire questo settore all’interno del tuo portafoglio, prenota un’analisi del tuo portafoglio!

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