Fondi comuni di investimento e ETF: quali sono le differenze?

Scopri le principali differenze tra i fondi comuni di investimento e gli ETF per massimizzare il miglior rapporto rischio rendimento del tuo portafoglio

In questo articolo esploreremo le differenze tra i fondi comuni di investimento e gli ETF (Exchange Traded Fund) e le loro principali caratteristiche.

Investire il proprio denaro è un modo per farlo crescere e ottenere profitti nel tempo.

Ci sono molte opzioni di investimento disponibili, tra cui azioni, obbligazioni, fondi comuni di investimento ed ETF.

Tuttavia, la scelta dell’opzione giusta può essere in prima istanza difficile, soprattutto quando si tratta di decidere tra fondi attivi e fondi passivi.

Voglio ricordarti che se hai già un tuo portafoglio di investimento e vuoi un’analisi indipendente, puoi richiedere ad Athena SCF il check up del portafoglio.

Un professionista monitorerà lo stato di salute dei tuoi investimenti, al fine di non sprecare soldi ed ottenere il massimo risultato dalla tua personalizzata asset allocation.

Cosa sono i fondi comuni di investimento e gli ETF?

I fondi comuni di investimento e gli ETF sono panieri di titoli, ciò vuol dire che al loro interno contengono più titoli azionari e/o obbligazionari, facendone degli strumenti largamente diffusi tra gli investitori.

Entrambe le tipologie di strumenti hanno dunque il principale vantaggio di evitare il problema della concentrazione, cioè quello di investire in singoli titoli azionari o obbligazionari.

Così facendo, diversificando in centinaia o migliaia di titoli, non si ha il problema di perdere il capitale in caso di fallimento di uno o più di essi.

Fondi comuni di investimento e ETF: quali sono le differenze?

La differenza tra fondi comuni di investimento e ETF

La scelta dello strumento di investimento viene sicuramente dopo una corretta pianificazione finanziaria.

Per questo motivo con un check up del portafoglio”, si può verificare se l’asset allocation del tuo portafoglio è coerente o meno con i tuoi obiettivi di investimento ed il tuo profilo di rischio.

Nell’analisi delle differenze tra i fondi attivi e gli etf è importante capire i principali parametri da usare per il confronto.

  • Benchmark
  • Stile gestione
  • Costi
  • Performance

Benchmark

Entrambi gli strumenti (eccezione fatta per alcuni fondi attivi) hanno un loro benchmark di riferimento, ovvero un indice di mercato.

Nello scegliere lo strumento bisogna infatti sempre capire in cosa si sta investendo, conoscere l’indice di riferimento è sicuramente una priorità.

Risulta inutile paragonare fondi attivi ed fondi passivi che si riferiscono a benchmark differenti.

Stili di gestione

Analizzato il primo punto si passa allo step successivo: capire i differenti stili di gestione che caratterizzano questi due strumenti.

I fondi attivi sono gestiti da un team di persone del fondo che cercano di “battere” il mercato, selezionando e negoziando quelle che per loro sono le migliori azioni, obbligazioni o altri titoli contenuti nel Benchmark di riferimento.

Gli ETF, d’altra parte, sono fondi che replicano passivamente l’andamento di un indice di riferimento, non cercano quindi di battere il mercato ma semplicemente di replicarlo.

Costi

Il differente stile gestionale porta direttamente all’analisi del punto numero due: i costi.

Questo è forse il punto più delicato dell’analisi in quanto tutta la distribuzione retail dei fondi attivi è retta proprio dai costi eccessivi di questi strumenti.

La differenza più rilevante tra i fondi attivi e gli ETF risiede proprio nei rispettivi costi di gestione. I fondi attivi, proprio perché formati da persone che lavorano selezionando i titoli “migliori” hanno costi significativamente più alti.

Oltre a costi più alti hanno anche differenti voci di costo (ingresso, uscita, performance ecc.) che si vanno a sommare al forse più conosciuto TER (total expense ratio) e che fanno letteralmente lievitare la spesa.

Gli ETF, a causa della loro natura passiva, hanno costi che possono essere più bassi di alcuni punti percentuali.

Se la differenza di costo annuo del 2-3 % può sembrare insignificante è in realtà una zavorra non di poco conto per i tuoi investimenti, specialmente su investimenti di lungo termine.

Performance

Lo so, la domanda che stai per farmi è: “se costano più c’è un motivo, forse hanno performance migliori?”

Di sicuro un motivo c’è ma non è quello che pensi.

I dati storici parlano chiaro, solo una bassissima percentuale di fondi attivi riesce a battere il mercato di riferimento e anche nel migliore dei casi i risultati positivi non vanno oltre i 3 anni.

Ciò significa che se tu acquistassi un fondo che nei precedenti 3 anni ha battuto il benchmark di riferimento, sarebbe quasi impossibile che lo stesso riesca a ripetere le performance nei 3 o più anni successivi.

La verità è che i costi servono per sostenere tutta la rete distributiva i cui intermediari operano in pieno conflitto d’interesse.

Risultato? Finirai per pagare molto di più, avere rendimenti peggiori ed infine avere la “certezza” di aver ricevuto una “consulenza” gratuita.

Come investire in ETF?

Investire in fondi attivi è quello che più frequentemente viene fatto quando ti rechi in banca.

Il “consulente” dell’istituto finanziario di riferimento pensa all’acquisto per tuo conto dello strumento attivo per il quale percepisce retrocessioni da parte della casa di investimento.

Oltre a ciò, può proporti strumenti che sono emessi dalla stessa banca nella quale lavora, enfatizzando di molto il suo conflitto d’interesse.

Questa è una costante che si verifica quando non hai consapevolezza dei tuoi obiettivi d’investimento e degli strumenti più efficaci ed efficienti per raggiungerli.

In alternativa, puoi iniziare a studiare tutti gli strumenti finanziari che il mercato offre così da capire meglio in cosa stai investendo, secondo quale logica e soprattutto quanto stai pagando ogni anno.  

Sicuramente richiede tempo da dedicare rispetto ad altre soluzioni più rapide ma molto più costose ed inefficienti.

Se preferisci lasciare a professionisti indipendenti la gestione delle tue finanze per raggiungere i tuoi obiettivi finanziari, ricordati che puoi richiedere ad Athena SCF il “check up del portafoglio”

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