Testamento: olografo, pubblico e segreto

In Italia solo il 12,6% degli italiani ha un testamento, circa l'80% delle famiglie lasciano alla legge la facoltà di decidere la successione

Il testamento è l’atto che dà vita alla successione testamentaria.

Grazie ad essa è possibile scegliere, almeno in parte, a chi lasciare il proprio patrimonio familiare e aziendale.

In Italia solo il 12,6% degli italiani hanno un testamento quindi si può dire che quasi l’80% degli italiani si affida esclusivamente alla legge in merito alla successione.

Rispetto agli altri paesi occidentali l’Italia da questo punto di vista è veramente indietro infatti per esempio il Regno Unito ha il 49%, gli USA il 40% e la Germania il 28% di testamenti.

Visto la sua importanza nel passaggio generazionale e nella pianificazione successoria andiamo a definirlo nel dettaglio.

Che cos’è il testamento?

testamento

Il testamento secondo l’art. 587 del codice civile è:

“un atto revocabile con il  quale  taluno  dispone, per il tempo in cui avra’ cessato di  vivere,  di  tutte  le  proprie sostanze o di parte di esse. Le  disposizioni  di  carattere  non  patrimoniale,  che  la  legge consente siano  contenute  in  un  testamento,  hanno  efficacia,  se contenute in un atto  che  ha  la  forma  del  testamento,  anche  se manchino disposizioni di carattere patrimoniale”.

Il testamento è quindi un negozio giuridico:

  • unilaterale, espressione della volontà di un solo testatore;
  • non recettizio, per essere efficace non deve essere portato a conoscenza di terzi;
  • revocabile, per salvaguardare il principio della libertà della volontà testamentaria;
  • unipersonale, posto in essere da una sola parte costituita da un solo soggetto;
  • personale, può essere posto dal solo testatore;
  • formale, deve prevedere una forma prevista per legge.

Il testamento è un atto formale che per essere valido non può essere fatto in forma orale ma solo attraverso le 3 forme che vediamo qui di seguito.

3 tipi di testamento

Il testamento può essere di 3 forme:

  • olografo, deve essere scritto, datato e sottoscritto di pugno dal proprio testatore;
  • pubblico, scritto dal notaio dopo che il testatore gli ha espresso le sue volontà davanti a due testimoni, lo sottoscrivono il testatore, il notaio e i testimoni;
  • segreto, scritto in un foglio di carta anche da persona diversa dal testatore ma deve essere consegnato in foglio chiuso al notaio dal testatore con due testimoni.

Tutte e 3 le forme hanno eguale efficacia.

Si consiglia di scrivere il proprio testamento a mano e in duplice copia.

Il testamento può essere nullo o annullabile?

Il testamento è nullo se:

  • scritto dietro minaccia di una violenza fisica o morale
  • scritto per motivi illeciti
  • manca la delazione, cioè non vengono indicati espressamente nome e cognome degli eredi e dei legatari.

Il testamento è annullabile se:

  • chi scrive il testamento non è una persona capace di agire (minore, interdetto, inabilitato, ubriaco);
  • si scopre che il testamento è stato scritto da una persona incapace di agire.

Esso ricade in caducità in caso di sopravvenienza di figli in questo caso deve essere corretto o viene annullato.

La sopravvenienza di figli avviene quando nasce un figlio o si viene a scoprire dell’esistenza di un figlio dopo che si è redatto il testamento.

Dove si trovano i testamenti?

I testamenti si trovano nel registro generale dei testamenti che ha sede presso l’ufficio centrale degli archivi notarili.

Viene concesso agli interessati di conoscere se una persona deceduta ha fatto testamento, sia sul territorio nazionale che presso le autorità consolari estere, ed il luogo dove è custodito.

In questo modo viene garantito al testatore l’esecuzione delle sue ultime volontà e aiuta gli erede nella ricerca dei testamenti.

Il registro generale è attivo dal 1° gennaio 1989.

Nel prossimo articolo parleremo di imposta di successione quindi risponderemo alla domanda:

Quanto costa la successione a livello fiscale?

Continua a leggere.

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