Le assicurazioni sono lo strumento finanziario più sottovalutato dagli italiani infatti solo il 6% ha un’assicurazione sulla premorienza e addirittura solo il 0,5% ha un’assicurazione sul rischio di non autosufficienza.
I numeri salgono al 40% se si parla di assicurazione sulla casa ma solo il 2% è protetto contro le grandi catastrofi.
Le 3 assicurazioni che ho appena citato non sono state nominate a caso, infatti queste tre sono le assicurazioni che dovrebbe stipulare il buon padre di famiglia per proteggere se stesso e i propri cari.
Il buon padre/madre di famiglia si può configurare, nel nostro caso, come il soggetto adulto che si prende cura delle persone a lui care e salvaguardia quei beni che garantiscono alla sua famiglia una vita serena.
Per raggiungere questi obiettivi è giusto partire dal ramo assicurativo che garantisce quella serenità che nessun altro strumento finanziario può realizzare.
Le assicurazioni infatti coprono da eventi caratterizzati da incertezza che difficilmente possono essere previsti in maniera totale o parziale.
Prima di introdurre quali sole le 3 assicurazioni “obbligatorie” che la maggior parte delle persone dovrebbe contrarre, è giusto introdurre con una definizione più dettagliata cos’è l’ assicurazione e le sue caratteristiche principali.
Indice dei contenuti
Cosa sono le assicurazioni?
L’assicurazione secondo l’articolo 1882 del Codice Civile è:
“il contratto con il quale l’assicuratore, verso il pagamento di un premio, si obbliga a rivalere l’assicurato, entro i limiti convenuti, del danno ad esso prodotto da un sinistro, ovvero a pagare un capitale o una rendita al verificarsi di un evento attinente alla vita umana”.
Esistono 2 rami assicurativi:
- ramo danni:
- per danni verso cose come autoveicoli o ad immobili
- per danni verso persone come infortunio e malattia
- responsabilità civile per risarcimento danni
- ramo vita:
- basati sulla vita della persona
Nel ramo assicurativo sono 3 i soggetti fondamentali da avere ben presente quando si instaura una polizza assicurativa:
- contraente, colui che stipula il contratto con la compagnia assicurativa e che si assume obblighi e doveri derivanti da essa. Deve individuare l’assicurato e il beneficiario che possono anche essere lui stesso, un’altra persona o due individui distinti;
- assicurato, è il portatore del rischio cioè colui sulla cui vita è stipulato il contratto;
- beneficiario, il destinatario della prestazione.
Per farti capire meglio ti faccio alcuni esempi.
Davide stipula un’assicurazione sulla propria vita, ed in caso di sopravvivenza ne sarà il beneficiario (Davide = contraente + assicurato + beneficiario)
Davide stipula un’assicurazione sulla propria vita e nomina come beneficiario sua moglie (Davide = contraente + assicurato; Moglie = beneficiario).
Davide stipula un’assicurazione sulla vita della moglie e in caso di sua premorienza potrà godere delle prestazioni della polizza (Davide = contraente + beneficiario; Moglie = assicurato).
Davide stipula un’assicurazione sulla vita della moglie e, in caso di premorienza, le prestazioni della polizza vanno al Figlio (Davide = contraente; Moglie =assicurato; Figlio = beneficiario).
Un’ultima cosa da tenere a mente è il premio.
Il premio è la somma di denaro che il contraente paga alla compagnia assicurativa per farsi proteggere da un evento incerto.
Allo stesso tempo il premio è la somma di denaro che a compagnia assicurativa riceve per assumere un rischio nei confronti del contraente.
Ora che abbiamo chiaro gli elementi chiave di una polizza assicurativa possiamo entrare nel dettaglio e parlare delle 3 polizze che deve stipulare un buon padre di famiglia:
- polizza vita Temporanea Caso Morte (TCM)
- polizza vita Long Term Care (LTC)
- polizza danni Abitazione
Temporanea Caso Morte (TCM)
La polizza vita Temporanea Caso Morte (TCM) protegge le persone care, indicate nel contratto come beneficiari, in caso di decesso dell’assicurato mettendo a loro disposizione un capitale definito nella polizza.
L’assicurazione ha una durata predeterminata che viene decisa dal contraente con la compagnia assicurativa.
Se la morte dell’assicurato avviene nel periodo inserito nel contratto la compagnia garantisce al beneficiario il pagamento del premio.
La TCM è quindi una polizza temporanea, il diritto al premio è limitato al periodo di valenza del contratto.
L’uso più comune di questa polizza è abbinato alla stipula di un mutuo sulla casa.
La banca con cui si stipula il mutuo per coprirsi dal rischio morte obbliga il contraente a stipulare una TCM su se stesso per tutta la durata del mutuo.
L’ammontare del premio è variabile e dipende da diversi fattori come l’età, lo stato di salute, il capitale assicurato, la durata della polizza,…
La TCM è consigliabile al capofamiglia, cioè colui che percepisce il maggior reddito all’interno del nucleo familiare, soprattutto in presenza di figli, meglio ancora se fatta reciprocamente tra genitori.
Facciamo un esempio:
Davide è sposato con Margherita e hanno un figlio di nome Paolo.
Davide percepisce 1.500€/mese e Margherita 2.000€/mese.
Margherita è bene che stipuli una polizza TCM della durata di 20 anni che abbia come beneficiario il figlio Paolo, che lo coprirà fino al compimento della maggiore età.
In questo modo in caso di premorienza di Margherita, la sua famiglia riceverà un certo capitale che aiuterà Davide e Paolo economicamente in questa situazione difficile.
Se Margherita alla firma della polizza avesse avuto 35 anni e subisse il malus fumatore, che aumenta il premio, pagherà un premio di 200/250€/annui, quindi circa 20€/mese, per avere un capitale assicurato di 100.000€.
I 100.000€ verranno erogati solo in caso di premorienza dell’assicurato dalla data di stipula del contratto, tolto il periodo di carenza, per i successivi 20 anni.
Il consiglio del consulente:
da fare in caso di famiglia con figli, meglio se reciproca tra genitori, oppure in caso di coppia dove uno dei due non percepisce reddito.
Long Term Care (LTC)
La polizza vita Long Term Care (LTC) copre il rischio di non autosufficienza cioè quando si è impossibilitati a svolgere in autonomia le normali funzioni della vita quotidiana (come mangiare, lavarsi, muoversi,…).
La causa di non autosufficienza può derivare da malattia o infortunio ma anche senescenza.
Solitamente è utilizzata per coprire quelle spese che in età avanzata le persone anziane hanno bisogno sempre più spesso come un badante o una casa di riposo o chi di competenza si occupa dell’assistenza dell’anziano.
La LTC paga una rendita periodica quando si verifica la non autosufficienza.
La polizza è a vita intera, una volta finita di pagare dura per tutta la vita, per esempio se paghi i premi per 20 anni dai tuoi 30 ai tuoi 50 anni poi rimani coperto fino alla tua morte.
Per stipulare questa polizza è necessaria la compilazione del questionario sanitario e l’assicurato solitamente deve avere un’età compresa tra i 30 anni e i 65 anni.
Il premio varia a seconda dell’età dell’assicurato, della durata del pagamento e della rendita mensile che si vuole ricevere.
Per esempio il costo di una polizza LTC che si paga dai 30 anni ai 50 anni di età di durata ventennale con una rendita mensile di 1.000€/mese è di 60/70€/mese circa.
Il premio complessivo pagato alla compagnia dopo i 20 anni sarà di 15.600€ circa, che però in caso di non autosufficienza si ripagherebbe in soli 16 mesi.
Se si diventa non autosufficienti prima della scadenza, il pagamento viene interrotto e si ottiene la rendita pari al capitale assicurato.
Il consiglio del consulente:
da fare per ottenere una copertura a vita intera e per pagare un premio minore il prima possibile
Polizza Abitazione
La polizza Abitazione ha l’obiettivo di tutelare da molteplici eventi l’immobile in cui si abita inclusi l’edificio, i beni contenuti, le persone e gli animali che ci abitano.
L’assicurazione multirischio sulla singola abitazione offre una copertura da una pluralità di rischi che possono variare a seconda delle esigenze del contraente.
I danni principali che vengono coperti sono:
- scoppio e incendio, copre i danni provocati alla tua casa causati da incendi, scoppi ed esplosioni;
- danni agli impianti (elettrici o idrici) o a parti dell’abitazione causati da eventi naturali o da azioni di terzi;
- responsabilità civile verso terzi, se danni causati al proprio immobile come la propagazione di un incendio danneggiano beni o persone terze magari un vicino di casa;
- spese legali, per eventuali controversie legali e civili inerenti alla propria casa;
- rapine e furti, relativi ad oggetti contenuti nell’abitazione come elettrodomestici, gioielli, quadri;
- eventi straordinari, come vento e grandine
- eventi catastrofali, come terremoto, alluvione e inondazione o bombe d’acqua;
- atti vandalici.
I dati che fanno variare il premio della polizza sono:
- metri quadri
- tipologia casa (appartamento, villa a schiera, villa isolata, piano dell’appartamento, villa non isolata);
- contenuto interno dell’abitazione come mobili, elettrodomestici, beni di valore e il fenomeno da cui si proteggono;
- valore dei beni da tutelare in caso di furto e rapina
- comune di residenza
- abitazioni vicine, numero di tali immobili e che valore hanno.
La polizza Abitazione è quindi molto variabile a seconda dei rischi da cui si vuole proteggersi e dal suo valore intrinseco, definire quindi un premio medio è praticamente impossibile ma è comunque più basso di quello che pensi.
Già con 200€/annui si può avere un protezione di tutto rispetto su un appartamento di 100 metri quadri con un arredamento di 20.000€.
Il consiglio del consulente:
da stipulare assolutamente in caso di casa di proprietà almeno con le voci scoppio e incendio, danni agli impianti o a parti dell’abitazione e responsabilità civile verso terzi.
I vantaggi fiscali delle polizze assicurative
Le polizze assicurative sulla vita, TCM e LTC, godono di agevolazioni fiscali quali la detrazione.
La detrazione nel nostro caso specifico permette di abbassare l’imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF) in fase di dichiarazione dei redditi.
Sono detraibili in misura del 19% le assicurazioni:
- aventi ad oggetto il rischio di morte (TCM),
- stipulate in caso di invalidità permanente non inferiore al 5%, a prescindere dalla causa derivante,
- contratte in caso di non autosufficienza nel compimento degli atti della vita quotidiana (LTC).
L’importo complessivamente detraibile è pari a:
- 530 euro per le assicurazioni che prevedono il rischio di morte o di invalidità permanente
- 1.291,14 euro (al netto dei premi per le assicurazioni aventi per oggetto il rischio di morte o di invalidità permanente) per quelle che coprono il rischio di non autosufficienza nel compimento degli atti della vita quotidiana.
Quindi per esempio se si stipula una TCM l’importo detraibile massimo è pari al 19% di 530€ cioè 100,70€.
Le polizze sulla vita infine sono impignorabili, insequestrabili e non rientrano nell’asse ereditario.
Ciò significa che il contraente può decidere senza ostacoli chi è colui che godrà del beneficio previsto dall’assicurazione, senza aggravarlo del peso della successione.
La polizza dell’abitazione gode della detrazione fiscale al 19% solo sulla parte del premio inerente agli eventi catastrofali.
Come hai visto sono numerosi i vantaggi fiscali delle assicurazioni che consentono quindi di recuperare in parte il costo dei premi delle polizze.
Quali assicurazioni fanno al caso mio?
I consigli del consulente a fine paragrafo possono darti sicuramente un aiuto per capire se la polizza fa al caso tuo.
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In questo articolo infatti abbiamo parlato solo di assicurazioni utili al buon padre/madre di famiglia ma purtroppo sul mercato ce ne sono molte inefficienti che le compagnie assicurative tendono a far sottoscrivere ai loro clienti.
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