Molti Consulenti Finanziari Indipendenti (CFA) si chiedono se sia possibile offrire consulenza a un intermediario finanziario, come una banca, SIM, SGR o compagnia assicurativa, senza violare le norme sull’indipendenza stabilite per il loro ruolo.
La risposta è sì, ma con alcune limitazioni importanti.
Il CFA può fornire consulenza a un intermediario?
Sì, un Consulente Finanziario Indipendente può stipulare un contratto di advisory con un intermediario, in questo caso si tratta di consulenza non personalizzata.
In altre parole, il CFA può fornire raccomandazioni generali e standardizzate, senza personalizzarle in base alle esigenze di un cliente specifico.
Esempi di consulenza non personalizzata che un CFA può fornire a un intermediario:
– Creazione di portafogli modello con diversi livelli di rischio.
– Definizione di strategie di investimento standardizzate per fondi o comparti OICR.
– Elaborazione di linee di gestione per assicurazioni, basate su criteri generali.
Questi servizi rientrano nel concetto di advisory generica e non configurano una consulenza in materia di investimenti ai sensi del TUF.
Quali sono i limiti per mantenere l’indipendenza del CFA?
Affinché il CFA mantenga il suo status di consulente indipendente, deve rispettare alcune regole fondamentali:
- Non può raccomandare ai propri clienti di investire nei prodotti o nei servizi dell’intermediario per cui lavora come advisor.
- Deve registrare il rapporto con l’intermediario nel registro dei conflitti di interesse della sua attività.
- Se viene a conoscenza del fatto che uno dei suoi clienti investe nei prodotti della banca/intermediario per cui lavora come advisor, deve segnalarlo all’OCF come indicatore di anomalia.
Queste misure servono a evitare conflitti di interesse e garantire che il CFA operi con piena trasparenza.
Un CFA può essere pagato da una banca per la consulenza?
Sì, il CFA può ricevere un compenso dall’intermediario finanziario con cui stipula un contratto di advisory.
La remunerazione può avvenire in due modalità:
- Compenso fisso, indipendente dai risultati.
- Compenso variabile, legato alla giacenza media del portafoglio gestito dall’intermediario.
L’importante è che il CFA non sia incentivato a raccomandare quei servizi ai suoi clienti privati, per non violare i requisiti di indipendenza.
Quali rischi ci sono per un CFA che fornisce consulenza a una banca?
Il rischio principale è che il rapporto con l’intermediario possa compromettere l’indipendenza del CFA.
Ecco due casi pratici che spiegano le implicazioni:
Caso 1: Il CFA offre consulenza solo alla banca (senza contatti con i clienti finali)
Nessun conflitto di interesse, perché il CFA non ha clienti privati che investono nei prodotti della banca.
Il CFA deve solo registrare il rapporto nel registro dei conflitti di interesse.
Caso 2: Il CFA offre consulenza alla banca e ha clienti privati che investono nei prodotti della banca
Situazione più delicata.
- Il CFA non può raccomandare ai suoi clienti privati di investire nei prodotti della banca.
- Se un cliente del CFA investe autonomamente nei prodotti della banca, il CFA deve segnalarlo all’OCF come indicatore di anomalia.
- Il CFA deve integrare i contratti con i clienti, specificando che il portafoglio investito nei prodotti della banca/intermediario per cui fornisce advisory sarà considerato esclusivamente ai fini della valutazione di adeguatezza e della rendicontazione, e non verrà incluso nel calcolo della parcella di consulenza.
Queste regole servono a evitare che il CFA venga percepito come influenzato da interessi esterni, garantendo la trasparenza verso i clienti.
Conclusione: il CFA può fare consulenza agli intermediari?
Sì, ma a condizione che vengano adottate tutte le misure per evitare conflitti di interesse.
Un CFA può quindi lavorare con una banca, una SIM o una SGR, ma non deve mai consigliare ai suoi clienti privati di investire nei prodotti di quell’intermediario, a meno che non sia chiaro che non vi sia alcun condizionamento.
In allegato una risposta di Novembre 2020 di Nafop dove si parlava proprio di questo argomento.