Cassa previdenziale fisioterapisti: non esiste ancora, al momento è inps gestione separata

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A differenza di altre professioni sanitarie, come medici e infermieri, i fisioterapisti non dispongono di una cassa previdenziale autonoma e devono versare i contributi alla Gestione Separata INPS.

Questa situazione presenta diverse criticità:

  • Incertezza sulla pensione futura: La sostenibilità del sistema INPS è messa a rischio dall’invecchiamento della popolazione e dal calo del numero di lavoratori attivi.
  • Mancanza di tutele specifiche: La professione di fisioterapista è fisicamente impegnativa e soggetta a cali di reddito, ma il sistema attuale non prevede garanzie adeguate.
  • Assenza di una cassa autonoma: Altre categorie professionali dispongono di enti dedicati che offrono una previdenza più personalizzata.

Molti fisioterapisti trascurano la pianificazione previdenziale, rischiando di trovarsi in difficoltà economica una volta terminata la carriera.

Perché è essenziale una strategia previdenziale integrata

Affidarsi esclusivamente alla pensione pubblica non garantisce un reddito sufficiente per il futuro.

L’assegno pensionistico sarà inferiore rispetto all’ultima retribuzione, con un potenziale calo del tenore di vita.

Per colmare questo divario è fondamentale integrare la previdenza pubblica con strumenti complementari, come un fondo pensione.

Questo consente di:

  • Accumulare un capitale aggiuntivo.
  • Beneficiare di agevolazioni fiscali.
  • Ottenere maggiore sicurezza economica a lungo termine.

La previdenza dei fisioterapisti oggi: come funziona?

Attualmente, i fisioterapisti devono iscriversi alla Gestione Separata INPS, che prevede il versamento di contributi pari al 26,07% del reddito imponibile.

Il reddito imponibile si calcola in base al regime fiscale:

  • Regime ordinario: si sottraggono le spese dai ricavi.
  • Regime forfettario: si applica un coefficiente di redditività del 78% sugli incassi totali.

Esempio:

  • Se un fisioterapista in regime forfettario incassa 20.000€, il suo imponibile sarà 15.600€ (20.000€ × 78%).
  • I contributi da versare saranno 4.067€ (15.600€ × 26,07%).

Le scadenze per il pagamento sono:

  • 30 giugno → saldo dell’anno precedente e primo acconto.
  • 30 novembre → secondo acconto.

Il problema del lavoro in nero

Molti fisioterapisti, specialmente all’inizio della carriera, ricevono parte dei compensi in nero, riducendo i contributi versati.

Sebbene possa sembrare conveniente nel breve termine, questa pratica ha conseguenze gravi:

  • Pensione ridotta → La pensione è proporzionale ai contributi versati. Dichiarare meno significa ricevere un assegno più basso.
  • Mancanza di tutele → Contributi ridotti significano anche meno protezione in caso di inabilità al lavoro.
  • Rischio di sanzioni → INPS e Agenzia delle Entrate effettuano controlli sempre più rigorosi.

Per garantire un futuro sereno, è essenziale versare regolarmente i contributi e valutare soluzioni di previdenza integrativa.

Le criticità del sistema previdenziale attuale

Il sistema pensionistico pubblico italiano è sotto pressione a causa dell’aumento della speranza di vita e del numero crescente di pensionati rispetto ai lavoratori attivi.

Chi è iscritto alla Gestione Separata riceverà una pensione più bassa rispetto a chi appartiene a una cassa previdenziale autonoma.

Un fisioterapista può aspettarsi un assegno pensionistico pari a circa 40-50% del suo ultimo reddito, con percentuali più basse in caso di contributi insufficienti.

Esempio:

  • Con uno stipendio finale di 2.500€ al mese, la pensione potrebbe aggirarsi intorno a 1.000-1.200€.

Senza un’integrazione previdenziale, il calo del reddito può essere significativo.

Perché serve una Cassa Previdenziale autonoma per i fisioterapisti

Molte categorie professionali hanno una propria cassa previdenziale che offre piani più vantaggiosi rispetto alla Gestione Separata INPS.

Alcuni esempi:

  • Medici e odontoiatri (ENPAM)
  • Infermieri (ENPAPI)
  • Avvocati (Cassa Forense)

I vantaggi di una cassa autonoma includerebbero:

  • Contributi più sostenibili rispetto alla Gestione Separata.
  • Coperture per infortuni e malattie professionali.
  • Migliore gestione delle pensioni con investimenti mirati.

Attualmente, la Federazione Nazionale degli Ordini dei Fisioterapisti (FNOFI) ha avviato uno studio di fattibilità per la creazione di una cassa previdenziale dedicata, ma il processo è ancora in fase iniziale.

L’importanza della previdenza complementare

Chi versa i contributi alla Gestione Separata rischia di ricevere un assegno pensionistico troppo basso. Inoltre, fattori come il lavoro intermittente o in nero riducono ulteriormente l’importo finale.

Un fondo pensione può colmare il gap previdenziale.

I fondi pensione permettono di:
✅ Accumulare un capitale integrativo.
✅ Sfruttare la deduzione fiscale fino a 5.164,57€ annui.
✅ Investire in base al proprio profilo di rischio.
✅ Riscattare anticipatamente il capitale in caso di necessità.

Esempio di vantaggio fiscale:

  • Un fisioterapista con reddito annuo di 40.000€ versa 5.000€ in un fondo pensione.
  • Questo riduce il reddito imponibile e, in uno scaglione IRPEF del 43%, il risparmio fiscale annuo è di circa 2.150€.

Come possiamo aiutarti

Lavoriamo con numerosi fisioterapisti e conosciamo bene le loro esigenze (e i loro orari lavorativi).

Per questo offriamo consulenze previdenziali personalizzate, con orari flessibili:

  • In pausa pranzo → Per chi ha la mattinata occupata con i pazienti.
  • In orario serale → Dopo la fine della giornata lavorativa.
  • Il sabato mattina → Per chi non ha tempo durante la settimana.

Cosa offriamo?
Analisi previdenziale personalizzata → Simulazione della futura pensione.
Strategie per colmare il gap previdenziale.
Ottimizzazione fiscale → Massimizzazione delle agevolazioni.
Consulenza continua → Supporto e aggiornamenti costanti.

Conclusione

La previdenza è un aspetto che ogni fisioterapista deve affrontare per evitare brutte sorprese in futuro. L’attuale sistema non garantisce una pensione adeguata, ma con una pianificazione previdenziale efficace è possibile integrare il reddito futuro e proteggersi da imprevisti.

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