Riscatto di Laurea: Quando Conviene Davvero?

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Il riscatto della laurea è un tema sempre più discusso nel panorama previdenziale italiano. Permette di convertire gli anni universitari in contributi pensionistici, offrendo potenzialmente vantaggi sia per chi desidera anticipare la pensione sia per chi vuole incrementare l’importo dell’assegno futuro.

Ma quando conviene davvero riscattare la laurea? E quali sono le opzioni disponibili?

Che Cos’è il Riscatto di Laurea?

Il riscatto della laurea è un’opportunità che consente di valorizzare gli anni universitari non coperti da contribuzione previdenziale. In altre parole, è possibile “acquistare” questi anni per integrarli al proprio montante contributivo, influenzando così il calcolo della pensione futura.

Questa possibilità è aperta a chiunque abbia conseguito un titolo di studio universitario, inclusi diplomi di laurea triennale, magistrale e dottorati.

Tuttavia, è fondamentale comprendere se e come conviene intraprendere questa strada, in base alla propria situazione lavorativa e previdenziale.

Il riscatto è una facoltà concessa a tutti i lavoratori, avviene su richiesta dell’interessato ed è sempre un’operazione onerosa.

Quali sono i titoli di laurea riscattabili?

Tra i titoli riscattabili rientrano:

  • Diplomi universitari (minimo 2 anni, massimo 3 anni).
  • Diplomi di laurea (minimo 4 anni, massimo 6 anni).
  • Diplomi di specializzazione (successivi alla laurea, almeno 2 anni).
  • Dottorati di ricerca regolati da specifiche disposizioni.
  • Lauree triennali, magistrali e titoli AFAM (Alta Formazione Artistica e Musicale).
  • Titoli di studio conseguiti all’estero, se riconosciuti in Italia.

**Nota**: Non sono riscattabili i periodi fuori corso o già coperti da altra contribuzione previdenziale.

Chi può richiedere il riscatto di laurea?

Possono richiederlo tutti i lavoratori, a condizione che abbiano già un contributo accantonato nella gestione dove si intende esercitare il riscatto.

Non è ammesso il riscatto della laurea conseguita prima del 1996 nella Gestione Separata (Sentenza della Corte di Cassazione n. 16828 del 24/06/2019).

La facoltà è esercitabile anche dai soggetti inoccupati che, al momento della domanda, non risultino essere stati mai iscritti ad alcuna forma obbligatoria di previdenza e che non abbiano iniziato l’attività lavorativa in Italia o all’estero.

L’onere è pari al reddito minimale per artigiani e commercianti moltiplicato per l’aliquota di computo della gestione dipendenti (33%). Circolare INPS n. 29 del 11/03/2008.

Modalità di riscatto

Puoi riscattare l’intero corso di studi o solo alcuni periodi.

L’importo può essere pagato in un’unica soluzione o rateizzato fino a 120 mesi senza interessi, con possibilità di estinzione anticipata.

Le Principali Tipologie di Riscatto

Esistono due modalità principali per riscattare la laurea:

1. Riscatto Ordinario

Questa modalità calcola il costo del riscatto in base alla retribuzione annua lorda (RAL) degli ultimi 12 mesi. L’aliquota contributiva è attualmente pari al 33%.

Per esempio, se la tua RAL è di 30.000 euro, il costo per riscattare un anno sarà di 9.900 euro.

Questo metodo è ideale per chi ha iniziato a lavorare dopo il 1996, ma richiede un investimento significativo, soprattutto per chi è a fine carriera con uno stipendio elevato.

Il calcolo dell’onere in realtà dipende dalla collocazione temporale del periodo da riscattare.

Periodo Ante 31/12/1995: Il costo è commisurato alla riserva matematica, calcolata con riferimento alla data di presentazione della domanda. Questo serve a garantire che il fondo previdenziale possa coprire, al momento dell’erogazione della pensione, il maggiore onere finanziario derivante dall’aggiunta degli anni riscattati ai contributi obbligatori già versati (Disciplina Retributiva).

Periodo Post 01/01/1996: Si applica alla retribuzione l’aliquota contributiva obbligatoria in vigore al momento della presentazione della domanda di riscatto, moltiplicata per il numero di anni da riscattare. La retribuzione di riferimento è quella soggetta a contribuzione nei 12 mesi antecedenti la data della domanda. Le somme versate a titolo di riscatto aumentano il montante contributivo, e la loro rivalutazione ha effetto dalla data della domanda di riscatto (Disciplina Contributiva).

Nota Bene: Nel caso in cui il lavoratore abbia meno di 12 mesi di lavoro, si calcola la media mensile annualizzata. La retribuzione di riferimento non può essere inferiore al minimale previsto per artigiani e commercianti.

Il riscatto di laurea può, in alcuni casi particolari, consentire il passaggio tra diversi sistemi di calcolo pensionistico:

Dal sistema MISTO al sistema RETRIBUTIVO

Dal sistema CONTRIBUTIVO al sistema MISTO

Esempi:

1. Soggetto con 15 anni di contribuzione al 31/12/1995 e almeno 3 anni riscattabili antecedenti al 31/12/1995

L’onere di riscatto viene calcolato secondo la disciplina retributiva e la pensione sarà determinata con il metodo retributivo fino al 31/12/2011 (con il contributivo per il maturato post 2011).

2. Soggetto neoassunto dopo il 31/12/1995 con periodo riscattabile antecedente al 01/01/1996

Anche in questo caso, l’onere di riscatto viene calcolato secondo la disciplina retributiva, e la pensione sarà determinata con il metodo misto (retributivo per l’anzianità antecedente all’01/01/1996 e contributivo per quella successiva al 31/12/1995).

Vantaggi Fiscali:

– Deduzione IRPEF totale.

– Detrazione al 19% per chi è fiscalmente a carico.

2. Riscatto Agevolato

Introdotto dal Decreto-Legge n. 4/2019, ha un costo forfettario basato sul minimale degli artigiani e commercianti (circa 6.076,95 euro per il 2024).

Il riscatto agevolato offre una soluzione più economica, con un costo fisso di circa 5.500-6.000 euro per ogni anno di studio.

Questa opzione è indipendente dal reddito ed è particolarmente vantaggiosa per chi desidera riscattare gli anni universitari senza gravare troppo sulle finanze personali.

Tuttavia, comporta un minor incremento dell’importo pensionistico rispetto al riscatto ordinario.

Chi può richiederlo?

1. Lavoratori contributivi puri

Coloro che non possiedono contribuzione antecedente al 01/01/1996 e che hanno conseguito la laurea dopo tale data. Possono richiederlo anche i soggetti con più di 45 anni di età. La Circolare INPS n. 106 del 25/07/2019 ha eliminato il requisito anagrafico.

2. Lavoratori con contribuzione ante 1996

Possono richiederlo, a condizione che optino per il calcolo interamente contributivo della pensione, in base alla Riforma Dini. (Circolare INPS n. 6 del 22/01/2020).

Attenzione!

• Per i lavoratori con anzianità contributiva al 31/12/1995, si applicano i requisiti pensionistici previsti per il sistema retributivo.

• Non è possibile accedere alla pensione anticipata con il requisito dei 64 anni e 20 anni di contributi in queste condizioni.

• È ammesso il riscatto degli anni di laurea antecedenti al 1996, purché si opti per il calcolo interamente contributivo della pensione.

Non è ammesso il riscatto della laurea conseguita prima del 1996 nella Gestione Separata.

Vantaggi Fiscali:

– Deduzione IRPEF totale.

– Detrazione al 19% per chi è fiscalmente a carico.

Confronto tra Riscatto Tradizionale e Agevolato

SoggettoPeriodo di LaureaOpzioni di Riscatto
Con contribuzione dal 01/01/2001Dal 01/01/1996 al 01/01/2001– Riscatto Tradizionale
– Riscatto Agevolato
Con contribuzione al 01/03/1994Dal 1988 al 1993– Riscatto Tradizionale
– Riscatto Agevolato (A condizione di richiedere il ricalcolo contributivo dell’intera posizione)
Con contribuzione dal 01/05/1996Dal 1990 al 1995– Riscatto Tradizionale
– Riscatto Agevolato (A condizione di richiedere il ricalcolo contributivo dell’intera posizione)

Riscattare 5 Anni di Laurea Ti Permette di Anticipare la Pensione di 5 Anni?

Molti si chiedono se riscattare gli anni universitari consenta di anticipare la pensione di pari durata. La risposta, nella maggior parte dei casi, è no.

Riscattare gli anni di laurea è utile per chi mira alla pensione anticipata ordinaria, accelerando il raggiungimento degli anni di contributi richiesti.

Riscattare 5 Anni di Laurea Ti Permette di ottenere 5 Anni in più di contributi?

Si, e l’ammontare dei contributi dipende dal tipo di riscatto che si sceglie (tra ordinario e agevolato).

Questo varia in base a quanto la persona è disposta a pagare per ogni singolo anno.

Quando conviene il Riscatto di Laurea?

1. Per Anticipare la Pensione

Se sei vicino al raggiungimento dei requisiti contributivi per accedere alla pensione anticipata (attualmente 41 anni e 10 mesi per le donne e 42 anni e 10 mesi per gli uomini), il riscatto di laurea può essere un’ottima strategia per anticipare il pensionamento.

2. Per Aumentare l’Importo della Pensione

Il riscatto ordinario consente di aumentare significativamente il montante contributivo, portando a un assegno pensionistico più elevato. Questo è particolarmente utile per chi ha redditi alti e punta a massimizzare la propria pensione futura.

3. Per Chi Ha Iniziato a Lavorare Dopo il 1996

Chi rientra nel sistema contributivo integrale può beneficiare maggiormente del riscatto, soprattutto se sceglie l’opzione agevolata per contenere i costi.

4. Situazioni Specifiche

In alcuni casi, come per chi ha titoli di studio pre-1996 o per chi è prossimo alla pensione ma non ha ancora raggiunto i 20 anni di contributi richiesti per la pensione di vecchiaia, il riscatto può risultare strategico.

Vantaggi Fiscali del Riscatto di Laurea

Un aspetto da non sottovalutare è il beneficio fiscale. L’importo versato per il riscatto è interamente deducibile dall’imponibile IRPEF, permettendo di ridurre l’ammontare delle tasse da pagare.

Se il riscatto viene effettuato per conto di un familiare fiscalmente a carico (come un figlio), l’onere è detraibile al 19%.

Rateizzazione e Modalità di Pagamento

Non disponi della liquidità necessaria per un pagamento immediato? Nessun problema: il riscatto di laurea può essere rateizzato fino a 120 rate mensili senza interessi. Questo permette di diluire l’impatto finanziario e di adattare i pagamenti alle proprie disponibilità economiche.

Valutazione Personalizzata: Perché Affidarsi a un Esperto

La decisione di riscattare la laurea non deve essere presa alla leggera. Ogni situazione è unica e richiede un’analisi approfondita. Affidarsi a un consulente esperto permette di valutare le diverse opzioni disponibili e scegliere la soluzione più vantaggiosa in base al proprio profilo contributivo e ai propri obiettivi.

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