Secondo parere su investimenti e consulenza finanziaria

È lecito chiedere una seconda opinione in caso di scelte d’investimento complesse: lo fanno i consulenti finanziari e possono farlo anche risparmiatori ed investitori.

Filippo Angeloni CEO Athena SCF

Chi si ritrova a dover prendere scelte di investimento importanti nella propria vita, dopo aver sentito l’opinione di un primo consulente finanziario spesso desidera conoscere l’opinione di un secondo consulente finanziario, che comprovi o meno quanto raccomandato dal primo consulente finanziario.

È un bisogno psicologico comprensibile, ed innato in tutti noi sia quando si tratta di soldi e denaro, sia quando si tratta della nostra salute.

Non a caso il secondo parere è una pratica molto più sviluppata in campo medico dove non è assolutamente un tabù.

Quello che è necessario capire fin da subito è che richiedere un secondo parere non è una dichiarazione di sfiducia nei confronti del primo consulente finanziario consultato.

Del resto la sempre maggiore specializzazione in campo finanziario fa sì che i consulenti finanziari stessi chiedano con sempre più frequenza l’opinione di colleghi che hanno visto più casi.

Poter contare su più di un’opinione non solo è un diritto del risparmiatore ed investitore ma è un diritto anche per il consulente finanziario.

È importante però scegliere con attenzione il “secondo” consulente finanziario, evitando “pellegrinaggi” da uno specialista a un altro.

Cos’è il secondo parere su investimenti?

In finanza e nel campo degli investimenti, il “secondo parere” è un’opinione supplementare chiesta a un altro consulente finanziario riguardo determinate scelte di investimento.

Per trarre il massimo beneficio dal secondo parere è meglio che questo “secondo” consulente finanziario sia indipendente.

Ad esempio si parla di “secondo parere” quando si chiede al consulente finanziario X se ritiene che sia necessario disinvestire dal prodotto Z ed investire nel prodotto W come proposto dal consulente finanziario Y.

Perché richiedere un secondo parere su investimenti

Lo scopo del secondo parere è quello di migliorare l’informazione del risparmiatore/investitore affinché possa decidere più consapevolmente:

  • se deve dare seguito o meno alle raccomandazioni di vendita o di acquisto effettuate dal primo consulente finanziario.
  • se il portafoglio finanziario proposto e gestito dal primo consulente vada bene per la propria persona.

Il secondo parere può essere richiesto non solo dal risparmiatore/investitore ma anche dal consulente finanziario, in questo caso si tratta di migliorare l’informazione del consulente finanziario affinchè possa consigliare meglio il proprio cliente.

Ad esempio un consulente finanziario incerto su quale sia la miglior soluzione alla casistica del proprio cliente può contattare professionisti più esperti in un determinato campo per migliorare la sua informazione e erogare una migliore consulenza al proprio cliente.

Chiedere un altro parere è utile in certi casi proprio perché prendere decisioni su scelte d’investimento in presenza di incertezza non è semplice ne per il risparmiatore/investitore ne per il consulente.

Ed in più vi sono molteplici vie per raggiungere lo stesso obiettivo finanziario che può avere un risparmiatore.

Il secondo parere non è un atto di sfiducia verso il consulente finanziario, ma un aiuto per il risparmiatore/investitore per migliorare il suo grado di informazione e la sua capacità di prendere una decisione in modo consapevole.

Il secondo parere non è neanche un atto di sottomissione da parte di un consulente finanziario verso un altro consulente finanziario, è una collaborazione dove ne escono vincenti tutti. Va vista come collaborazione e non come qualcosa di negativo.

Affrontare in modo informato e convinto una scelta d’investimento evita spesso perdite monetarie.

Quando richiedere un secondo parere

Chiedere un secondo parere è utile in diverse situazioni, ma è utile soprattutto per scelte di investimento non urgenti. 

Quando si richiede generalmente un secondo parere ad un consulente finanziario indipendente:

  • dopo aver perso molti soldi in un investimento sbagliato
  • quando si devono recuperare minusvalenze (qui dato che vi è un limite massimo di tempo in cui le minusvalenze si possono recuperare, è meglio non trovarci ad dover salvare la situazione al 90′ minuto)
  • quando si possiede già un portafoglio d’investimento presso un determinato consulente finanziario (da qui nasce il nostro servizio Check Up di portafoglio, che permette di controllare ed ottimizzare portafogli altrui e permette un risparmio notevole sotto forma di costi se il portafoglio che possiede il cliente è presso banche o presso consulenti finanziari in conflitto di interessi)
  • quando non si possiede già un portafoglio, ma ci si ritrova a dover effettuare scelte di investimento o di risparmio importanti
  • tutte le volte in cui avverti che c’è qualcosa che non va con il tuo consulente o con gli investimenti da lui proposti. Se ad esempio avverti che c’è qualcosa che non va nel tuo portafoglio d’investimento non ti fare problemi e richiedi un secondo parere ad esperti.

Quello che è necessario comprendere è che ogni risparmiatore e/o investitore ha il diritto di ricevere un secondo parere se lo desidera.

Le ragioni per rivolgersi a un altro consulente finanziario sono tante: essere sicuri di ricevere la miglior soluzione d’investimento tra tutta la gamma di soluzioni possibili oppure ottenere una valutazione da parte di specialisti più esperti o non in conflitto di interesse.

Ma ci sono anche motivazioni in un certo senso più soggettive e non per questo meno valide, come per esempio la conferma di quanto già detto dal primo consulente finanziario, con il quale magari non si riesce a instaurare un rapporto sufficientemente libero e aperto.

Potrebbe anche succedere che il secondo consulente finanziario consultato giunga a risultati differenti e totalmente opposti al primo.

Cosa si fa in questi casi?

Nessuno vieta di interpellare un altro esperto, ma per evitare inutili pellegrinaggi è bene ricordare che è sempre possibile rivolgersi nuovamente al primo consulente finanziario, e che spesso i due specialisti si possono confrontare direttamente tra loro per arrivare alla decisione migliore per il paziente.

Come noti si tratta quindi di una collaborazione, il secondo parere deve essere questo. Non deve diventare una guerra tra i consulenti.

Come chiedere un secondo parere

Se il risparmiatore/investitore desidera avere un secondo parere è bene scegliere un consulente finanziario indipendente, ossia che non possieda conflitti di interessi contrapposti al cliente.

NON richiedere un secondo parere ad un consulente finanziario che lavora in banca o per le reti. E’ necessario che il consulente finanziario sia iscritto nella sezione consulenti finanziari autonomi nell’albo OCF.

Noi di Athena SCF, come la prima realtà indipendente operante in Umbria e tra le prime 50 in Italia offriamo il servizio “Secondo Parere” puoi quindi rivolgerti a noi senza problemi.

Nel caso in cui decidessi di optare per un secondo parere, puoi decidere in totale autonomia se:

  • Informare il primo consulente finanziario del fatto che si sta richiedendo un secondo parere ad un secondo professionista
  • informare il consulente finanziario a cui chiede il secondo parere del fatto che un altro consulente finanziario aveva già raccomandato vendite/acquisti di determinati strumenti finanziari.

Cosa consigliamo di fare noi di Athena SCF:

  • scegliere se informare o meno il primo consulente dipende solo ed esclusivamente dal cliente (non è obbligatorio informarlo che si sta richiedendo un secondo parere), quindi qui si deve valutare in base alla propria persona. Tendenzialmente ad oggi, la richiesta del secondo parere non è ancora ben vista dai consulenti finanziari, soprattutto se non indipendenti. Quindi comunicare al primo consulente finanziario che si sta andando a richiedere un secondo parere può in alcuni casi minare la fiducia nel rapporto consulente/cliente. Sebbene alcune persone non si sentano a proprio agio a parlare con il proprio consulente finanziario della possibilità di un secondo parere, parlare onestamente e cortesemente del motivo per cui un secondo parere potrebbe essere utile e chiedere consiglio sul consulente finanziario più adatto a cui rivolgersi può migliorare la comunicazione e portare decisioni più informate.
  • se si è già data esecuzioni delle raccomandazioni di acquisto/vendita del primo consulente è bene informare il secondo consulente di tutto
  • se non si è già data esecuzione alle raccomandazioni di acquisto/vendita del primo consulente può essere utile non dire nulla al secondo consulente per non generare una sorta di ancoraggio alla soluzione offerta dal primo consulente. Il primo parere può essere introdotto e reso noto al consulente che effettua il secondo parere solo successivamente.

Se sei interessato a ricevere un secondo parere, puoi richiedere qui tale servizio.

Quando a chiedere un secondo parere è un consulente finanziario

Un bravo consulente finanziario non deve sentirsi sminuito nel domandare l’opinione di un collega.

Ammettere i propri limiti in un campo vasto come quello della finanza è un punto di forza e non di debolezza.

È praticamente impossibile per un singolo consulente finanziario conoscere a fondo tutte le asset class, specialmente le nuove asset class come le criptovalute.

Se sei un consulente finanziario (anche in conflitto di interessi) e necessiti di un secondo parere, noi siamo aperti a collaborare.

Se usato con buon senso, dunque, il secondo parere aumenta la probabilità di migliorare il servizio reso ai propri clienti.

Il secondo parere richiesto dal consulente finanziario ad altro consulente finanziario va visto come collaborazione dove ne escono tutti vincitori, e non come una sfida o qualcosa di negativo.

Quando il secondo parere è richiesto dal risparmiatore/investitore

Può essere utile chiedere un secondo parere su determinate scelte di investimento importanti per la propria persona/azienda o famiglia.

Il risparmiatore/investitore può richiedere un secondo parere anche solo per avere una conferma di quanto è stato detto loro dal primo consulente finanziario consultato.

In Italia purtroppo siamo ancora indietro rispetto all’America per il secondo parere in campo finanziario, ma pian piano si sta diffondendo, noi siamo i primi in Italia ad aver introdotto questo servizio “Secondo Parere”.

Chiedere il parere di un secondo esperto non significa “fare un torto” al proprio consulente, ma piuttosto aumentare le probabilità di ricevere la giusta soluzione alla proprio caso.

Richiedere un secondo parere migliora l’informazione del risparmiatore/investitore e permette di aumentare le probabilità di effettuare la giusta scelta d’investimento, aumentando i rendimenti, abbassando costi e rischi di perdere soldi.

Nonostante questi vantaggi, però, sono ancora tanti i pazienti che si fanno scrupoli quando si tratta di interpellare un altro specialista.

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