6 cose che DEVI sapere sulle minusvalenze e sullo zainetto fiscale

Scopri il trattamento fiscale delle minusvalenze che cambia a seconda della banca , dello strumento finanziario, del regime fiscale,..

Quando si parla di compensare le minusvalenze e di zainetto fiscale sembra tutto semplice ma in realtà non è così.

Infatti non basta realizzare un guadagno per riuscire a risanare una perdita fiscale.

Esistono molti casi differenti a seconda del tipo di banca che si utilizza, del regime fiscale, dello strumento finanziario, del tipo di conto e di dossier titoli.

Ecco le 6 cose che DEVI assolutamente sapere quando si parla di minusvalenze e di zainetto fiscale.

Differenze di trattamento fiscale delle banche italiane

In Italia esistono 2 tipi di banche, le fiscalmente efficienti e le fiscalmente inefficienti.

Quando scegli di investire devi stare molto attento a quale selezionare infatti lo zainetto fiscale non viene utilizzato allo stesso modo da tutte.

Appartengono alla categoria delle fiscalmente efficienti:

  • Allianz
  • Azimut
  • Banca Fideuram
  • Banca Generali
  • Banca Sella
  • Banca Popolare di Sondrio
  • Banca di Desio e della Brianza
  • BNL
  • Cassa Rurale Val di Sole
  • Che Banca
  • Credem
  • Credit Agricole
  • Directa SIM
  • Fineco Bank
  • Intesa Sanpaolo
  • MPS
  • Widiba

Queste banche permettono di recuperare immediatamente le minusvalenze, scaricando il loro ammontare dalla zainetto fiscale.

Esempio:

Hai 1.000€ di minusvalenze e ricevi una cedola di un certificato pari a 500€. La banca provvederà subito a ridurre il tuo zainetto fiscale da 1.000€ a 500€.

In questo modo hai ottenuto due vantaggi: il recupero della minusvalenza certo ed immediato.

Appartengono alla categoria della banche fiscalmente inefficienti:

  • Banca Carige
  • Banca di Asti
  • Banca Mediolanum
  • Banca Valsabbina
  • Tutte le Banche Popolari
  • Deutsche Bank
  • IWBank
  • Unicredit
  • Webank

Queste banche quando viene incassata la cedola, si limitano a ridurre il prezzo medio di carico del titolo senza ridurre immediatamente la minusvalenza.

La riduzione delle minus avverrà solo in fase di vendita o scadenza del titolo, quindi sono sempre inefficienti in caso di cedole generate dai certificati.

Esempio:

Hai una minusvalenza di 1.000€.

Il certificato stacca una cedola del 5% mentre il tuo prezzo di carico è 100.

Il tuo nuovo prezzo medio di carico sarà pari a 100€ (100-5).

Solo in caso di vendita o se portato a scadenza verranno sottratti 500€ (ipotuzzando il valore della cedola complessiva come nell’esempio precedente) dal tuo zainetto fiscale portandolo a 500€.

Con questo sistema quindi le minusvalenze verranno recuperate solo in un momento successivo che comporta due rischi:

  • la scadenza delle minus compensabili, visto che la loro durata è pari a 4 anni più l’anno di quando sono state generate
  • l’incertezza di recuperare la minusvalenza, infatti nel momento in cui l’operazione verrà chiusa per vendite o rimborso potrebbe essersi verificato l’evento barriera che invece di una plusvalenza abbia generato una perdita e quindi un’altra minusvalenza.

Come funziona il conto cointestato?

Le persone con un conto cointestato devono stare molto attenti in quanto i proventi generati dai certificati vengono ripartiti tra il numero di intestatari del conto, solitamente è due quindi al 50% ciascuno, perché i certificati sono titoli al portatore e non nominativi. 

Al momento del recupero della minusvalenza il valore da compensare sarà in questo caso pari alla metà.

Esempio:

Hai generato una plusvalenza di 1.000€ ma questo valore viene ripartito ad entrambi i cointestatari quindi lo zainetto fiscale di ciascuno viene diminuito solo di 500€.

Compensazione minusvalenze tra dossier titoli in banche differenti

Si possono trasferire i titoli presenti in un dossier titoli ad un dossier titoli differente se:

  • l’intestatario o gli intestatari sono gli stessi
  • il regime fiscale è uguale

La compensazione però avviene solo all’interno della stessa banca, quindi non puoi compensare minus generate in un dossier titoli su Fineco con delle plusvalenze generate su un dossier titolo su Directa per esempio.

Le soluzioni al problema sono due:

  • chiudere definitivamente il dossier titoli presso la banca dove sono presenti le minus e quindi trasferirle il dossier alla banca rimasta attiva dove è presente lo stesso regime fiscale;
  • passare al regime dichiarativo se si era in regime amministrato, la scelta però ha effetto solo dal primo gennaio dell’anno successivo a quello in cui viene comunicata agli intermediari.

Qual è il trattamento fiscale degli strumenti finanziari?

Il trattamento fiscale degli strumenti finanziari cambia a seconda della tipologia di prodotto che può generare reddito diverso o reddito di capitale.

Il reddito diverso permette di compensare le minusvalenze mentre il reddito di capitale non permette di compensare le minusvalenze.

Lo strumento finanziario più efficiente fiscalmente è il certificato di investimento perchè produce reddito diverso sia con le cedole che con le plusvalenze.

minusvalenze
trattamento fiscale strumenti finanziari

Differenze di calcolo tra regimi fiscali

Il regime amministrato prevede la compensazione delle minusvalenze solo il ordine cronologico.

Esempio:

  • giorno 1 generi una plusvalenza di 100
  • giorno 2 generi una minusvalenza di 200
  • giorno 3 generi una plusvalenza di 100

Il tuo zainetto fiscale al giorno 4 sarà pari a 100 perché la prima plusvalenza non viene scalata in quanto antecedente alla minusvalenza.

Il regime dichiarativo invece non ha vincoli riguardo la compensazione delle minusvalenze.

Esempio:

con i dati precedenti lo zainetto fiscale sarebbe stato pari a 0.

Come spostare lo zainetto fiscale tra regimi fiscali diversi

Ho delle minusvalenze certificate, posso compensarle con quelle di un regime fiscale differente? (regime dichiarativo, amministrato, gestito)

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