Smetti di lavorare prima grazie al fondo pensione

Si può usare la previdenza complementare per anticipare il pensionamento? Nell'articolo ti spiego come fare e i pro e contro della scelta.

E’ possibile uscire anticipatamente dal mondo del lavoro attendendo poi la pensione pubblica?  

Ci sono degli strumenti che permettono di colmare quegli anni mancanti all’età di vecchiaia?

In questo articolo ti mostrerò uno strumento molto utile di previdenza complementare che ti dà la possibilità di ritirarti anticipatamente dal mondo del lavoro e colmare gli anni che mancano all’età di vecchiaia grazie ad una rendita temporanea

Sto parlando della cosiddetta R.I.T.A: Rendita Integrativa Temporanea Anticipata.

Caratteristiche

La rendita integrativa temporanea anticipata si caratterizza per essere:

  • Integrativa, poiché viene erogata utilizzando il capitale accumulato nel fondo pensione personale.
  • Temporanea, in quanto non ha carattere vitalizio, ma è erogata per il periodo che intercorre tra la richiesta e il pensionamento di vecchiaia.
  • Anticipata, in quanto viene erogata prima del pensionamento nel sistema pubblico e prima dell’erogazione della pensione integrativa.

Dunque, coloro che aderiscono a un fondo pensione si trovano di fronte a due alternative.

La prima consiste nell’ottenere una pensione integrativa sotto forma di rendita vitalizia (o parzialmente in capitale) al raggiungimento dei requisiti per la pensione pubblica

Tuttavia, si presenta anche l’opportunità di ricevere in anticipo l’importo accumulato sotto forma di R.I.T.A, a patto che siano soddisfatti determinati requisiti. Quali sono, è la domanda chiave da porsi.

Requisiti per richiederla

L’adesione alla richiesta di R.I.T.A da parte dei partecipanti al fondo pensione è possibile solo nel caso in cui siano soddisfatti specifici requisiti, che delineiamo di seguito:

  • Cessazione dell’attività lavorativa.
  • Anzianità contributiva di almeno 20 anni, con riferimento ai contributi versati alla previdenza obbligatoria (INPS o casse professionali).
  • L’età per la pensione di vecchiaia deve essere raggiunta entro i 5 anni successivi alla cessazione dell’attività lavorativa.
  • Partecipazione a qualsiasi forma di previdenza complementare, inclusa l’adesione a un fondo pensione, per almeno 5 anni. 

Inoltre la R.I.T.A si applica anche ai lavoratori disoccupati da più di 24 mesi, a condizione che manchino loro non più di 10 anni alla pensione di vecchiaia, in conformità con quanto stabilito dal regime pensionistico obbligatorio di appartenenza.

Non è necessario risultare disoccupati presso il Centro per l’Impiego ma è sufficiente essere inoccupati, non sarà quindi necessaria alcuna certificazione di disponibilità immediata al lavoro che è la cosa che distingue la disoccupazione dall’inoccupazione.

Esempio pratico

Un breve esempio può aiutare a comprendere meglio l’uscita anticipata.

Supponiamo che tu abbia accumulato nel fondo pensione € 100.000 e che manchino quattro anni alla pensione di vecchiaia.

Una possibilità per smettere di lavorare prima è quella di usare tutti i € 100.000 come rendita integrativa temporanea anticipata.

Così facendo avresti una rendita mensile di € 2.100 fino al raggiungimento dell’età di vecchiaia, dopo la quale percepirai la pensione pubblica.

Ricorda però che non ti rimarrebbe niente per integrare la pensione erogata dallo Stato.

Qualora tu scelga di portare i € 100.000 fino all’età di vecchiaia, questi saranno aumentati ipoteticamente fino a 110.000, dal momento che nel fondo continueranno a maturare interessi e quindi a generare un montante maggiore.

Al raggiungimento dell’età pensionabile di vecchiaia, i € 110.000 euro dovranno essere trasformati in rendita grazie a un coefficiente di trasformazione.

Otterrai così una rendita vitalizia di € 380 al mese circa.

Questo di sicuro è un mero esempio limite.

C’è infatti anche la possibilità di usare metà del montante come anticipo della pensione tramite R.I.T.A e lasciare l’altra metà come pensione integrativa.

Lo scopo dell’esempio è infatti solo quello di mostrarti che non si può ottenere una rendita anticipata e allo stesso tempo una rendita integrativa piena al momento della pensione di vecchiaia.

Tassazione della R.I.T.A

Gli importi richiesti tramite R.I.T.A sono soggetti a ritenuta d’imposta con un’aliquota del 15%, la quale subisce una riduzione di 0,30 punti percentuali per ogni anno di iscrizione al fondo pensione oltre il quindicesimo, con una riduzione massima di 6 punti percentuali (garantendo così una tassazione non inferiore al 9%).

Questa forma di tassazione risulta notevolmente favorevole se confrontata con le aliquote ordinarie dell’IRPEF applicate sul reddito complessivo.

Un vantaggio rilevante è che lAgenzia delle Entrate ha confermato che, considerata la natura della prestazione offerta da R.I.T.A (con il montante che rimane sotto la gestione del fondo, la possibilità di versamenti aggiuntivi e la revoca consentita, ecc.), l’aliquota di tassazione continuerà a diminuire persino durante il periodo di erogazione della stessa R.I.T.A

E’ vincolante?

Una domanda che mi viene fatta è : la R.I.T.A è vincolante?  Durante il periodo di percezione della R.I.T.A, il partecipante al fondo pensione ha la facoltà di:

  • Revocare la scelta effettuata e interrompere l’erogazione della R.I.T.A.
  • Trasferire il capitale accumulato a un’altra forma pensionistica integrativa, con l’effetto automatico della revoca dell’erogazione della R.I.T.A.
  • Richiedere anticipazioni o il riscatto totale o parziale della posizione accumulata e non utilizzata per la R.I.T.A.
  • Continuare a contribuire al fondo pensione, beneficiando della deducibilità fiscale. I versamenti successivi costituiranno un nuovo capitale separato o si aggiungeranno a quello parziale non convertito in R.I.T.A, per la successiva pensione integrativa.

Inoltre, sono garantite le medesime protezioni previste per la classica pensione integrativa.

Quanto alla pignorabilità, la R.I.T.A è tutelata al pari della pensione pubblica e della pensione integrativa, potendo essere pignorata solo nel limite del 20% delle somme che superano il cosiddetto “minimo vitale” considerato essenziale per il sostentamento.

In caso di decesso prematuro del partecipante durante il periodo di percezione della R.I.T.A, i beneficiari ereditano il capitale residuo corrispondente alle rate non ancora erogate.

Quindi la R.I.T.A costituisce un ulteriore sostegno offerto dalla previdenza integrativa ai lavoratori, consentendo loro di avere un reddito di sostegno in caso di disoccupazione e di anticipare la pensione di cinque o dieci anni, mantenendo al contempo i benefici fiscali, la flessibilità e le tutele della pensione integrativa.

Quando conviene?

Quando c’è una convenienza nel richiedere la R.I.T.A?

In realtà più che una convenienza a livello economico la richiesta della R.I.T.A dipende da necessità lavorative e di vita privata.

Nel caso in cui si è perso il lavoro a pochi anni dalla pensione la R.I.T.A è sicuramente un supporto economico per arrivare all’età pensionabile.

In alternativa è uno strumento aggiuntivo per coloro che intendono volontariamente lasciare anticipatamente il mondo del lavoro e attendere quindi l’età pensionabile di vecchiaia.

Conclusioni e consigli

In questo articolo ti ho mostrato un ulteriore beneficio dell’adesione alla previdenza complementare che ti dà la possibilità di ritirarsi anticipatamente dal mondo del lavoro.  

Spesso si cercano strategie alternative, particolari per smettere di lavorare prima ma è proprio la previdenza complementare a offrire questa possibilità

Con la R.I.T.A è Infatti possibile avere una rendita temporanea che serve a colmare quegli anni mancanti all’età pensionabile di vecchiaia.

Chiaramente è una scelta che va valutata attentamente in seguito ad una corretta pianificazione previdenziale.

Abbiamo visto infatti che utilizzare il fondo pensione per smettere di lavorare prima, comporta una riduzione della pensione integrativa.

Quindi si è davanti a un trade off tra smettere di lavorare prima o avere una pensione integrativa.

Viene da sé che la strategia migliore in assoluto non esiste ma va ponderata e analizzata nel dettaglio in base alla tua situazione personale.

Se vorrai affidare a noi di Atena scf la tua analisi previdenziale ottimale e sapere come poterla integrare con una pianificazione finanziaria ad hoc, contattaci per un primo incontro.


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