Tasse di successione: risparmia tempo e soldi con la riforma

Con il nuovo decreto legislativo, il governo agevola ancora i vantaggi fiscali in tema successioni.
Di cosa sto parlando? Scopriamolo in questo articolo.

Se ancora non segui il nostro blog ti invito a farlo perché trattiamo moltissimi contenuti utili per ogni investitore.

Vengono analizzati moltissimi aspetti, dal finanziario all’assicurativo, passando per il  successorio e criptovalute.

In caso tu sia invece un nostro lettore, sai bene come ci teniamo ad analizzare a 360 gradi il patrimonio di ogni investitore.

Il tema successorio è di sicuro un tema cruciale nell’analisi e nella pianificazione patrimoniale e finanziaria.

In questo articolo voglio o parlarti del recente Dlgs 108/2024 con il quale si attua la semplificazione delle procedure di calcolo e liquidazione per imposte di successione, donazione e registro.

A partire dal 1 gennaio 2025.

Importanti agevolazioni sono destinate poi agli eredi che hanno un’età massima di 26 anni.

Scopriamo insieme queste novità.

Punto chiave del decreto

L’aspetto forse più importante della riforma è legato a il tema dello snellimento del calcolo e della dichiarazione dell’imposta di successione.

In caso di autoliquidazione il decreto stabilisce che il pagamento dell’imposta debba avvenire nei 90 giorni successivi alla presentazione della dichiarazione.  

Così facendo l’imposta auto liquidata è l’imposta principale sulla quale potrà intervenire il fisco.

In questo caso si avrà un’imposta ”complementare” che andrà proprio ad aggiungersi a quella principale autoliquidata.

Oltre a questo vantaggio, i benefici si estendono anche alla presentazione e alla compilazione della domanda.

Si avrà un’esclusiva trasmissione telematica della dichiarazione e, per quanto riguarda il contenuto, non sarà necessario indicare gli atti di alienazione onerosi effettuati negli ultimi sei mesi

Uno snellimento necessario, soprattutto in un paese come il nostro dove la burocrazia è spesso e volentieri un ostacolo davvero duro da superare.

Trust e rami d’azienda

Altre importanti novità del decreto legislativo è relativo alla tassazione dei trust e al trasferimento dei rami d’azienda.

Per quanto riguarda la tassazione del trust, si evince che l’imposta viene applicata al momento del trasferimento dei beni a favore dei beneficiari.

Si ha la possibilità di variare il momento dell’imposizione fiscale dei beni del trust.

È possibile infatti che il prelievo fiscale avvenga nel momento in cui verrà presentata la dichiarazione di successione.

In alternativa potrà avvenire anche quando i beni verranno trasferiti al trust, senza subire chiaramente una seconda imposizione al momento del trasferimento ai beneficiari.

Oggetto del decreto è anche l’imposta di bollo, il cui pagamento avverrà tramite F24 con possibilità di compensazione.

Al fine di garantire la continuità aziendale delle nostre aziende italiane, il decreto ha stabilito importanti vantaggi fiscali.

In questo articolo ti ho già parlato nel dettaglio dei vantaggi fiscali che si hanno nel trasferire quote di controllo di aziende familiari

Di fatto il governo ha escluso l’imposta di successione quando si ha il passaggio di quote aziendali ai discendenti e/o al coniuge.

Il primo requisito è che con il trasferimento delle quote, il beneficiario ottenga il controllo dell’azienda o rinforzi il controllo già esistente.

Il controllo ereditato deve poi essere mantenuto per almeno 5 anni.

Agevolazioni per under 26

Il decreto interviene offrendo vantaggi particolari a coloro che hanno meno di 26 anni

Il comma 4-bis dell’art 48 del Testo Unico prevede che le banche e gli intermediari finanziari debbano consentire all’unico erede con meno di 26 anni, lo svincolo delle attività in successione anche prima della presentazione della dichiarazione, quando nell’asse ereditario vi sono beni immobili.

È importante che i soggetti abbiano meno di 26 anni e che le somme sbloccate siano solo sufficienti al pagamento delle imposte catastali, ipotecarie e bollo, necessarie al trasferimento dei beni immobili del de cuius. 

Il fine è facilmente intuibile.

Si vuole sostenere i giovani che si trovano ad ereditare in un momento in cui potrebbero non avere ancora una stabilità economica.

Così facendo viene lasciata loro la possibilità di costruire il futuro senza dover far fronte a spese impreviste e onerose.

Conclusione

Quanto detto finora dimostra come il governo voglia agevolare il passaggio generazionale successorio.

I vantaggi possono essere davvero importanti sia al fine economico che di continuità generazionale.

Tuttavia è importante essere a conoscenza di queste riforme e sfruttarle al meglio.

Queste informazioni hanno un valore ancora maggiore se abbinate ad una consulenza successoria e finanziaria di un consulente indipendente privo di conflitti di interesse.

Noi di Atena scf possiamo aiutarti a comprendere al meglio la tua situazione patrimoniale e ad elaborare una corretta strategia finanziaria e successoria.

Così da pianificare correttamente il passaggio generazionale dei tuoi beni e della tua azienda.

Solo in questo modo riuscirai ad evitare problematiche al momento della tua dipartita e a fare in modo che le tue volontà vengano rispettate.
Ti invito quindi a chiedere qui una consulenza indipendente e personalizzata del tuo patrimonio.

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