In questa intervista, insieme a Ornella Fumagalli di Big Broker, approfondiamo un tema spesso trascurato ma sempre più rilevante per le imprese: la polizza catastrofi naturali, o “cat nat”.
Con l’aumento dei fenomeni climatici estremi, queste coperture stanno diventando uno strumento sempre più importante per la tutela del patrimonio aziendale. Anche le aziende non direttamente obbligate a sottoscriverla, come quelle che non possiedono beni materiali rilevanti a bilancio, possono valutare questa copertura per proteggersi da danni indiretti e garantire la continuità operativa.
L’obiettivo è fare chiarezza su cosa copre realmente questa polizza, a chi si applica l’obbligo, quali costi comporta e quali vantaggi concreti offre, in un momento in cui le normative stanno evolvendo rapidamente.
1) Può illustrarci l’evoluzione normativa che ha portato all’obbligo per le aziende di stipulare una polizza contro le catastrofi naturali? Quali sono le principali disposizioni della legge attuale?
I cambiamenti climatici sono all’attenzione del Mondo da diversi anni, è un tema spinoso e di difficile risoluzione e/o contenimento, gli stessi hanno un impatto direi devastante sui territori, sulla vita di tutti i giorni di milioni di persone, sull’Economia Globale, in Italia nel 2023 si sono calcolati danni per 16 miliardi, tra inondazioni (vedi Emilia Romagna) esondazioni fluviali, frane da piogge intense etc… nel 2024 pur con minore intensità si sono registrati eventi climatici importanti…
Il Governo con la legge di Bilancio del 2023 ha programmato un intervento chiamiamolo di sensibilizzazione rivolto a tutte le aziende, una sorta di autofinanziamento mutualistico collettivo, che guardandolo da lato positivo vorrebbe dire solleviamoci rapidamente da un ‘evento catastrofico, guardandolo dal lato negativo autotutelativi il Governo non riesce a far fronte allo Stato di crisi continuo a cui il territorio Nazionale è sottoposto.
Le principali disposizioni prevedono che a partire dl 31/03/2025 che “le imprese con sede legale in Italia e le imprese aventi sede legale all’estero con una stabile organizzazione in Italia, tenute all’iscrizione nel registro delle Imprese ai sensi dell’art. 2188 c.c sono tenute a stipulare contratti assicurativi a copertura dei danni ai beni di cui all’art.2424 primo comma , sezione attivo, voce B-II ( sezione immobilizzazioni materiali), numeri 1),2) e 3) ( cioè 1) terreni e fabbricati 2) impianti e macchinario, 3) attrezzature industriali e commerciali) direttamente cagionati da calamità naturali ed eventi catastrofali verificatisi sul Territorio Nazionale. Per tali eventi si intendono:
- sismi
- alluvioni
- frane
- inondazioni
- esondazioni
*alla giornata odierna (30 marzo) c’è una nuova svolta: in data 26 marzo è stato presentato al Governo un emendamento per prorogare i termini della sottoscrizione dei Cat Nat che sarebbe stato discusso il giorno successivo… Nella giornate del 27 marzo la richiesta è stata bocciata e sembrava definitivamente chiuso il discorso proroga….Il giorno 28 marzo Ansa batte la notizia che il Cdm unitamente al presidente del Consiglio Meloni, hanno deliberato la proroga in questi termini:
nessun rinvio per le grandi imprese che dovranno essere in regola a partire dal 1 aprile, precisando che nei successivi 90 gg, non si prenderanno in considerazione gli inadempimenti
- per le medie imprese il termine è differito al 1 ottobre 2025
- per le piccole imprese il termine è differito al 1 gennaio 2026
2) Quali tipologie di eventi sono coperte dalla garanzia contro le catastrofi naturali? Esistono esclusioni specifiche all’interno di queste coperture?
Gli eventi coperti sono quelli previsti dal Decreto:
Terremoto, allagamento, inondazione, alluvione e frana restano escluse le cosiddette bombe d’acqua (che qualche Compagnia concede come opzionale)
Frane: non sono comprese le frane a seguito di cedimento del terreno per errori di progettazione
Inondazioni sono escluse le mareggiate, i maremoti….
3) Quali conseguenze possono affrontare le imprese che non sottoscrivono una polizza Cat Nat entro il termine stabilito? Sono previste sanzioni o limitazioni nell’accesso a incentivi e agevolazioni pubbliche?
Faccio questa considerazione, perché deve esserci un’imposizione del Governo affinché io tuteli la mia Azienda, il lavoro dei miei dipendenti?
E’ una questione di senso di responsabilità… Inoltre capiamo bene, la Legge pubblicata parla di obbligo a contrarre solo per le Compagnie, la parte iniziale recita: Tutte……sono tenute a…Non prendiamo questa frase come un obbligo velato prendiamo questa frase come un’esortazione alla consapevolezza… Perché io Stato dovrei aiutarti se tu Azienda non sei stata diligente, previdente?
Rispondendo alla domanda, coloro che non sottoscrivono una polizza Cat Nat nei termini stabiliti non saranno sanzionati (come accennato sopra sono solo le Compagnie che verranno sanzionate se si rifiutano di assicurare), vedranno togliersi però i contributi e gli incentivi in caso di bisogno…
Si pensi alla transizione 4.0, 5.0, gli incentivi sui fotovoltaici etc…
4) Tutte le imprese sono obbligate ad assicurarsi contro le catastrofi naturali o esistono eccezioni specifiche? Ad esempio, le imprese agricole o quelle operanti in determinati settori sono esentate?
Sono tenute ad assicurarsi “le Imprese con sede legale in Itali e le imprese aventi sede legale all’estero con una stabile organizzazione in Italia, tenute all’iscrizione nel Registro delle Imprese ai sensi dell’art. 2188 del c.c. “
Sono escluse le Imprese di cui all’art. 2135 c.c (Imprese agricole che esercitano attività di coltivazione del fondo, silvicoltura, allevamento di animali e attività connesse)
5) Per aziende che non possiedono beni immobili, macchinari o attrezzature significative, ma operano in locali in affitto con arredi minimi, come si applica l’obbligo assicurativo? È comunque necessaria una polizza Cat Nat in questi casi?
Si precisa che chi opera in locali concessi in affitto o usufrutto, o comodato d’uso, se il bene non risulta già assicurato dal proprietario, deve stipulare la copertura assicurativa, se non ha immobilizzazione così come indicate dall’art. 2424 del c.c. alla sezione BII 1,2,3, non è tenuto ad assicurare gli arredi minimi.
6) Come viene determinato il premio assicurativo per la polizza Cat Nat? Quali fattori influenzano il costo della polizza, come la localizzazione geografica o le caratteristiche strutturali degli edifici aziendali?
Innanzitutto, la maggior parte delle Compagnie, se non tutte hanno creato un prodotto stand alone, e quindi una tariffa dedicata, sicuramente il territorio italiano è stato mappato tutto per ogni singolo rischio da assicurare (alluvione, inondazione, frana e terremoto).
Si parlava di utilizzare il principio di mutualità in modo che aziende sorte su territori a rischio non fossero penalizzate da costi di polizza troppo onerosi, creando tariffe il più uniformi possibile.
Sicuramente sulla tariffa impattano le caratteristiche strutturali dei fabbricati, se ci sono o meno piani interrati se ci sono più piani fuori terra, se ci sono paratie anti alluvioni, etc…
7) Esistono incentivi fiscali o agevolazioni per le imprese che adottano misure preventive contro le catastrofi naturali, come l’adeguamento sismico o interventi di mitigazione del rischio idrogeologico?
Le Compagnie hanno creato un questionario per rendere possibile un’agevolazione economica sulla tariffa base, le Aziende che hanno adottato misure preventive avranno diritto ad uno sconto che a volte può arrivare sopra il 50%.
8) In caso di sinistro, quali sono le procedure standard per la denuncia e la liquidazione dei danni? Quali tempistiche possono aspettarsi le imprese per ottenere l’indennizzo?
Non c’è una procedura diversa da quella di un qualsiasi altro tipo di sinistro, quello su cui si è fatta maggior attenzione è la tempistica. I Sinistri di questo genere sono di una portata enorme e quello che impatta maggiormente su un’azienda soprattutto produttiva è l’interruzione di attività, il cosiddetto danno indiretto, la conseguenza di ciò che comporta un danno diretto materiale.
La tempistica è fondamentale, le Compagnie hanno previsto tempi di gestione e risoluzione più rapidi possibili, con possibili anticipi di indennizzo fino al 50% sul danno minimo quantificato.
9) Come si sta preparando il mercato assicurativo italiano per rispondere all’aumento della domanda di polizze Cat Nat? Sono previste nuove soluzioni assicurative o partnership pubblico-private per facilitare l’accesso alle coperture?
Come sopra specificato le Compagnie si sono dotate di una tariffa stand alone, l’aumento delle richieste comporta un sovra lavoro per gli intermediari più che per gli underwriter di Compagnia (sovra lavoro che loro hanno fatto prima) salvo particolari casi con massimali da assicurare sopra i 30 milioni dove la contrattazione diventa libera e non vincolata ai parametri definiti dal Decreto.
Per quanto riguarda la sostenibilità del prodotto assicurativo in sé e la spesa da sostenere in caso di sinistro le Compagnie e le Compagnie di riassicurazione possono contare sul sostegno di Sace spa la società SACE S.p.A. è autorizzata a concedere a condizioni di mercato, in favore degli assicuratori e riassicuratori del mercato privato, mediante apposita convenzione approvata con il decreto di cui al comma 105,
una copertura fino al 50 per cento degli indennizzi a cui i medesimi sono tenuti a fronte del verificarsi degli eventi di danno dedotti in contratto e comunque non superiore a 5.000 milioni di euro per l’anno 2024 e, per ciascuno degli anni 2025 e 2026, non superiore all’importo maggiore tra 5.000 milioni di euro e le risorse libere, al 31 dicembre dell’anno immediatamente precedente, non impiegate per il pagamento degli indennizzi nell’anno di riferimento e disponibili sulla contabilità della sezione speciale del Fondo di cui al comma 110»;
Tengo a precisare anche che l’obbligo da parte delle Compagnie a contrarre ha un limite chiamato limite di tolleranza al rischio che è strettamente legato alla capacità di solvibilità di ogni singola Compagnia. Le Imprese che superano tale limite cessano l’assunzione di ulteriori rischi nell’intero territorio Nazionale e ciò dovrà essere reso noto all’Ivass (organo di controllo e gestione del Settore) e ai terzi mediante pubblicazione sul sito web della Compagnia….
Ornella Fumagalli
Ringrazio di cuore Ornella Fumagalli di Big Broker per la disponibilità e la chiarezza con cui ha risposto alle nostre domande: un contributo prezioso per comprendere meglio uno strumento di protezione spesso sottovalutato.
Se vuoi ricevere maggiori informazioni sulla polizza cat nat o valutare la possibilità di sottoscriverne una per la tua azienda, puoi contattarci direttamente: ti metteremo in contatto con chi può aiutarti a capire se è la scelta giusta per te.