Calcolatore recupero minusvalenze

Credito d’imposta nello zainetto e plus necessaria a 26% e 12,5% • confronto scenari

Il credito d’imposta che finisce nello zainetto fiscale è pari a minus × aliquota della perdita originaria.
Per usare tutto il credito, la plus necessaria è credito / aliquota_della_plus.
🎒 Credito d’imposta effettivamente utilizzabile (zainetto)
€ 0,00
Plus necessaria per usare tutto il credito (plus tassata al 26%)
€ 0,00
Plus necessaria per usare tutto il credito (plus tassata al 12,5%)
€ 0,00

Scenario A – Plus tassata al 26%

Minus certificata (zainetto):€ 0,00
Plus considerata:€ 0,00
Imposta lorda (26% su plus):€ 0,00
Imposte risparmiate (usando il credito):€ 0,00
Minus utilizzata (in euro di minus originaria):€ 0,00
Minus residua:€ 0,00
Imposte dovute:€ 0,00

Scenario B – Plus tassata al 12,5% (es. titoli di Stato)

Minus certificata (zainetto):€ 0,00
Plus considerata:€ 0,00
Imposta lorda (12,5% su plus):€ 0,00
Imposte risparmiate (usando il credito):€ 0,00
Minus utilizzata (in euro di minus originaria):€ 0,00
Minus residua:€ 0,00
Imposte dovute:€ 0,00

Minusvalenze: cosa si può compensare guida rapida

Voce Permette di compensare minusvalenze?
Plusvalenze su azioni
Dividendi da azioni NO
Plusvalenze su obbligazioni (no zero coupon)
Guadagni/Scarti da zero coupon In minima parte / spesso NO
Cedole da obbligazioni NO
Plusvalenze su fondi (OICR) NO
Dividendi/Proventi da fondi NO
Plusvalenze su ETF NO
Dividendi/Proventi da ETF NO
Plusvalenze su certificati
Proventi/“cedole” da certificati Solo in alcuni casi
Plusvalenze su ETC/ETN SÌ (in genere)
Proventi periodici da ETC/ETN Di norma NO
Plusvalenze su derivati (CFD, futures, opzioni)

La compensazione dipende dalla natura fiscale (redditi diversi vs redditi di capitale) e dalla struttura/replicazione dello strumento. Per ETC/ETN possono esserci eccezioni in base al prospetto.

Disclaimer: calcolo informativo e semplificato; verifica sempre con il tuo intermediario e un consulente fiscale.

Minusvalenze bancarie: cosa sono e come funzionano

La minusvalenza è una perdita realizzata quando vendi un titolo a un prezzo inferiore al costo di acquisto. In regime amministrato la banca la registra nel cosiddetto zainetto fiscale; in regime dichiarativo la riporti tu in dichiarazione. Le minus si possono recuperare compensandole con future plusvalenze (redditi diversi) entro 4 anni solari successivi a quello di realizzazione.

Come recuperare le minusvalenze (compensazione)

Recuperi la minus quando, in seguito, realizzi una plusvalenza compensabile. L’imposta lorda sulla plus viene abbattuta fino a esaurire il credito d’imposta maturato (pari a minus × aliquota: 26% per la maggior parte degli strumenti, 12,5% per titoli di Stato in white list).

Promemoria operativo
1) Inserisci la minus nel calcolatore → ottieni il credito d’imposta.
2) Pianifica le vendite in utile (26% o 12,5%) per usare tutto il credito prima della scadenza dei 4 anni.
3) Evita di contare proventi che non sono compensabili (es. cedole, dividendi).

Quali plus puoi usare per compensare

Di norma compensano (redditi diversi)

  • Azioni: plusvalenze da vendita.
  • Obbligazioni (no zero coupon): plusvalenze da prezzo.
  • BTP e titoli di Stato white list: plusvalenze da prezzo (aliquota 12,5%).
  • Certificati d’investimento: plusvalenze da vendita/rimborso.
  • Derivati (opzioni, futures, CFD) e ETC/ETN: plusvalenze da vendita.

Di norma non compensano (redditi di capitale)

  • Dividendi da azioni e proventi da fondi/ETF.
  • Cedole da obbligazioni e interessi su conti/depositi.
  • Zero coupon: il guadagno è generalmente reddito di capitale (non compensabile).

Nota: per alcuni prodotti “ibridi” vale quanto indicato nel prospetto; in dubbio, verifica la natura fiscale presso l’intermediario.

Esempi pratici di recupero minusvalenze

Esempio 1 – Come recuperare le minusvalenze azionarie (26%)
Minus realizzata: € 2.000 su azioni → credito = 2.000 × 26% = € 520.
Se realizzi una plus al 26% di € 2.000, l’imposta lorda sarebbe € 520: la azzeri usando tutto il credito.
Esempio 2 – Recupero minusvalenze con BTP (12,5%)
Minus: € 1.500 su ETF (26%) → credito = 1.500 × 26% = € 390.
Per usarlo con una plus tassata al 12,5% (BTP), serve una plus di € 3.120 circa (perché 3.120 × 12,5% ≈ 390).
Esempio 3 – Cosa NON compensa
Le cedole dei BTP (12,5%) e i dividendi (26%) sono redditi di capitale: non assorbono minus.

Recupero minusvalenze in dichiarazione dei redditi

Regime amministrato (banca/sim): pensa l’intermediario; vedi il residuo nello “zainetto fiscale”.
Regime dichiarativo: riporti minus e plus nel Quadro RT (redditi diversi); eventuale compensazione avviene in dichiarazione. Conserva documenti e certificazioni dell’intermediario.

FAQ sul recupero minusvalenze

Come recuperare le minusvalenze?

Realizzando plusvalenze compensabili entro 4 anni. L’imposta sulla plus viene ridotta fino a concorrenza del credito maturato con la minus.

Minusvalenze bancarie: cosa sono?

Perdite realizzate su strumenti finanziari. In amministrato restano nello zainetto fiscale; in dichiarativo le gestisci nel Quadro RT.

Posso recuperare minusvalenze con i BTP?

con le plusvalenze da prezzo (aliquota 12,5%). Le cedole no.

ETF e fondi aiutano a recuperare?

Le plus dei fondi/ETF generalmente non compensano le minus; i loro proventi non compensano. Verifica sempre prospetto e classificazione fiscale.

Quanto dura la possibilità di compensare?

Quattro anni solari successivi a quello in cui hai realizzato la minus.

Serve la dichiarazione dei redditi?

Dipende dal regime. In amministrato no (fa tutto l’intermediario). In dichiarativo sì: usi il Quadro RT per riportare minus e plus.

Disclaimer: informazioni a scopo educativo, semplificate. Prima di operare verifica con il tuo intermediario e con il consulente fiscale.